Accordo fra Polizia e imprese per controllare i riciclatori di rame rubato
È mortale l’80% degli incidenti nelle cabine elettriche dell’Enel
Furti nelle cabine elettriche e lungo le linee ferroviarie, nei cimiteri e dalle gronde degli edifici: il rame vale molto e i furti di rame creano non solamente disagi ma spesso anche danni e problemi alla sicurezza. Un consorzio per trattare il rame usato, per tracciare il metallo nelle varie fasi produttive e favorire il controllo sui rottamatori da parte delle forze dell'ordine e dell'Agenzia delle dogane è il tema del nuovo protocollo di legalità sottoscritto al Viminale da ministero dell'Interno, Fs, polizia, Agenzia delle dogane, Confindustria, Enel, Telecom, Vodafone e Anie.
“Lo scopo del protocollo - ha detto il ministro degli Interni, Angelino Alfano - è creare un consorzio tra le parti interessate che punti alla tracciabilità del prodotto. Quando a una piccola azienda agricola salta l'elettricità per qualche giorno può andare in default, quando a una grande azienda salta l'elettricità il danno può essere incalcolabile”.
Secondo i dati diffusi da Enel, nel 2012 l'80% degli incidenti legati ai furti di rame nelle cabine secondarie e dalle linee elettriche è stato mortale e solo in Italia, dal 2010 al 2012, ci sono stati 16 infortuni gravi e 36 mortali.
Il documento conferma l'importanza dell'Osservatorio Nazionale che dalla sua istituzione, nel 2012, ha il compito di elaborare strategie coordinate per la prevenzione e il contrasto dei furti di materiale in rame ed è promotore della legge 119/2013, che introduce pene più severe nei confronti di chi compie furti di rame.