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Animalìe. In gennaio riapriranno gli allevamenti di visoni, la Lav raccoglie le firme

where Milano when Lun, 25/10/2021 who roberto

In Italia ci sono ancora cinque allevamenti, chiusi per motivi sanitari dopo la scoperta di contagi di Covid fra gi animali

Dopo un anno di fermo a causavisone.jpg della scoperta di visoni positivi al virus Sars-Cov-2 in allevamenti italiani, in gennaio riapriranno gli ultimi cinque allevamenti italiani di visoni, gli ultimi dei 170 censiti una quarantina di anni fa. Lo scorso anno il Coronavirus ha colpito i visoni rinchiusi negli allevamenti di pellicce con oltre 400 focolai accertati in Europa e Nord America. Molti Stati Membri dell’Unione Europea hanno già espressamente vietato gli allevamenti di pellicce.

“Oggi ne restano solo cinque e riuscire a farli chiudere non è un più miraggio – dice la Lav Lega Anti Vivisezionista – , mentre su un sesto allevamento pende un’ordinanza di abbattimento di 3mila visoni perché confermato come secondo allevamento italiano focolaio del coronavirus. In questi allevamenti ancora attivi il ciclo di produzione inizia a marzo e nel mese di maggio nascono i cuccioli, destinati poi ad essere uccisi tra novembre e dicembre per le loro pellicce. Solamente i visoni riproduttori, destinati a mettere al mondo nuovi visoni, si salvano da questa strage”. La Lav ha promosso una raccolta di firme per una petizione: “Occorre la ferma volontà politica di dire basta alla produzione di pellicce animali, retaggio di un modello produttivo del tutto superato e incompatibile con standard etici e di sicurezza sanitaria, come l’emergenza Covid e la chiusura temporanea di questi allevamenti dimostra”, dice Simone Pavesi responsabile moda animal free dell’associazione.
 
Un video: https://youtu.be/MSKmNnEGU9c?t=2280
Il rapporto Fashion Spillover: https://www.lav.it/news/rapporto-fas...

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