La bio-agricoltura monta a cavallo. Fiera a Montichiari (Brescia)
Dal 22 al 24 marzo appuntamento con la “Fiera di vita in campagna”: le aziende biologiche e vinicole riscoprono gli animali per i lavori agricoli. E a Milano al via ottanta proposte di recupero per le cascine
È una pratica in crescita tra le aziende agricole di piccole e medie dimensioni, in particolare tra quelle biologiche e vinicole: l’utilizzo di cavalli per i lavori agricoli. Se ne parlerà dal 22 al 24 marzo prossimi a Montichiari, in provincia di Brescia, in occasione della “Fiera di vita in campagna”.
L’evento bresciano – l’unico in Italia con oltre cento corsi gratuiti in una fattoria ricostruita dal vero in fiera – punta a far conoscere una tendenza green e bio che si sta facendo strada anche in Italia: il cavallo, infatti, viene riscoperto animale prezioso per lavori agricoli come l’aratura, l’orticoltura, la fienagione e il trasporto di legna nei boschi. A parlare di questo trend, a cui il mensile “Vita in campagna” dedica uno speciale, saranno Albano Moscardo, agricoltore veronese che da oltre vent’anni utilizza con successo oltre al trattore anche la trazione animale, e l’ingegnere lussemburghese Paul Schmit, che ha realizzato studi scientifici sugli sforzi di trazione.
“All’estero questa pratica è molto diffusa – spiega Moscardo. – Negli Stati Uniti la utilizzano ben 200mila aziende con superfici medie di 30-50 ettari e in Germania sono un centinaio, delle dimensioni medie di circa 15 ettari”. L’Italia sta riscoprendo ora la trazione animale: e non mancano gli appassionati, in rapida crescita nel centronord del paese. “Da noi manca una vera tradizione – continua l’esperto – ma il trend è in crescita in particolare tra le aziende biologiche e vinicole”.
In fiera sarà anche presentato anche lo studio “Vita in campagna” di Nomisma che nel 2012 ha stimato rispettivamente in 2,7 milioni e 3,5 milioni gli italiani appassionati di orto e giardino.
Info: lafiera.vitaincampagna.it.
E Milano riapre le cascine – Sono 79 le manifestazioni di interesse pervenute al comune di Milano per le 16 cascine da riqualificare. Per la loro assegnazione entro l’estate l’amministrazione indirà i bandi per presentare i progetti di attività sociale, agricola, di accoglienza, ma anche per incubatori d’impresa e co-working. Il comune a metà ottobre aveva aperto l’indagine pubblica per raccogliere le manifestazioni di interesse, che si è conclusa il 18 gennaio.
“Siamo molto soddisfatti per la qualità delle proposte giunte – osserva la vicesindaco e assessore all’Urbanistica, Ada Lucia De Cesaris. – I milanesi hanno colto lo spirito con il quale desideriamo avviare la riqualificazione delle cascine: sono spazi storici, belli e preziosi che dobbiamo cercare di rendere il più possibile aperti attraverso attività di tipo sociale, culturale, ma anche imprenditoriale”.