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Il clima e i summit. Dal G20 alla Cop26, i piani, i temi e tante voci

where Glasgow when Mar, 02/11/2021 who roberto

L’incontro di Roma ha cambiato alcuni degli impegni climatici in discussione a Glasgow, avvicinandoli alla loro applicabilità. Le esperienze di Google, Wwf, Cisco e Kyoto Club

La Cop26 di Glasgow dell’Onu sulcop26.jpeg clima vede la prima settimana dedicata soprattutto al lavoro degli “sherpa”, i negoziatori, nel preparare i documenti finali. La secondo settimana è quella in cui si concentra la parte finale e decisiva, con i capi di Stato e di Governo, per arrivare a un documento condiviso.
Il programma iniziale prevedeva interventi per dimezzare le emissioni di anidride carbonica nel 2030 e azzerarli nel 2050, ma diversi Paesi hanno preferito non vincolarsi in impegni così rigorosi. È il caso di Russia, Cina, India, che sono tra i principali emettitori di CO2. La Cina, per esempio, ha detto che raggiungerà gli obiettivi, sì, ma una decina di anni dopo. Così il documento finale del G20 di Roma ha evitato impegni così definiti sui tempi, ma ha rafforzato altri impegni, come il fondo da 150 miliardi l’anno per ridurre nei Paesi poveri i sovraccosti generati dalla transizione ecologica ed energetica contro il cambiamento climatico.
            
Draghi a Glasgow
Ha detto Mario Draghi, appena arrivato a Glasgow: dobbiamo essere consapevoli che nel lungo periodo le energie rinnovabili possono avere limiti. Dobbiamo iniziare a sviluppare alternative praticabili adesso e investire in tecnologie innovative per la cattura del carbonio. (Per esempio, nel discorso ufficiale c’è questo passaggio: “We must speed up innovation in the field of renewable energy. In particular, we must accelerate the development of new batteries, and seek to go beyond the existing lithium technologies. In the long run, we must be aware, however, that renewable energies may have limits. So, we have to start developing alternatives across the board now, because they will come to full fruition only in some years. Meanwhile, we need to invest in innovative technology for carbon capture”.)
 
L’analisi di Bruxelles

Nel 2020, anno caratterizzato dalla recessione economica causata dalla pandemia di COVID-19, le energie rinnovabili hanno superato per la prima volta i combustibili fossili come principale fonte di energia dell'UE, e le emissioni di gas a effetto serra sono diminuite del 31% rispetto ai livelli del 1990. La Commissione ha adottato le sue relazioni sullo stato dell'Unione dell'energia per il 2021, che fanno il punto sui progressi compiuti dall'UE nella realizzazione della transizione all'energia pulita, a quasi due anni dall'avvio del Green Deal europeo. Nonostante una serie di tendenze incoraggianti, saranno necessari maggiori sforzi per raggiungere l'obiettivo del 2030 di ridurre le emissioni nette di almeno il 55% e conseguire la neutralità climatica entro il 2050, e i dati dovranno essere analizzati attentamente il prossimo anno per individuare le tendenze a più lungo termine dopo la pandemia. La relazione sull'Unione dell'energia è accompagnata da un allegato sulle sovvenzioni all'energia nell'UE e da una relazione sui progressi in materia di competitività delle tecnologie energetiche pulite. La Commissione ha inoltre adottato tre relazioni sui progressi delle politiche dell'UE sul clima nel 2020: la relazione sui progressi dell'azione per il clima dell'UE, la relazione sul mercato del carbonio e la relazione sulla qualità dei carburanti.
 
Il Wwf
Per prevenire future pandemie globali, affrontare il cambiamento climatico, la perdita di biodiversità e le principali disuguaglianze, è necessario intraprendere subito un percorso verso un mondo equo, “nature-positive”, con più natura, e a zero emissioni di carbonio. Il Wwf invita i leader “a guardare negli occhi i propri figlie e nipoti, prima di partire o collegarsi: oggi possono e devono agire anche per conto delle generazioni che rischiano di vedere gli sconvolgimenti peggiori del nostro Pianeta. Come dice lo slogan del Wwf, insieme è possibile”. Secondo l’organizzazione, sono quattro gli sforzi chiave: assicurare impegni climatici ambiziosi; promuovere strumenti finanziari (ad esempio tassonomie verdi) e informazioni sui rischi; ottenere sostegno per impegni forti, efficaci e ambiziosi su scala planetaria coerenti con il Global Goal for Nature; adottare azioni specifiche e concrete per tenere in considerazione la Natura e il Clima in tutti i settori dell'economia, compresa la transizione verso modelli di produzione e di consumo e sistemi agricoli e alimentari rispettosi della natura, eliminare la deforestazione, prevenire le estinzioni, proteggere e ripristinare oceani e coste.
 
Italy For Climate, messaggi chiave
Ruolo della Cina, rafforzamento della leadership di Europa e Stati Uniti, una legge per la protezione del clima anche in Italia, impegno diretto di attori economici e territori. Italy for Climate, promossa dalla Fondazione per lo Sviluppo sostenibile, segue da vicino i lavori della Cop26 di Glasgow, pubblicando in esclusiva un bollettino quotidiano sui lavori della Conferenza, e lancia la Seconda Conferenza Nazionale sul Clima.
 
Google
Tra le molte attività che Google ha messo in campo in ambito sostenibilità e ambiente, è disponibile Green Zone su Google Arts & Culture: si tratta di una nuova mostra virtuale sviluppata insieme all’organizzazione di COP26 che fornirà alle persone una finestra sull'azione per il clima e sulla Green Zone, con oltre 60 storie multimediali che presentano alcune delle organizzazioni e comunità presenti a Cop26. Inoltre, da questo hub è possibile seguire direttamente alcuni eventi della Conferenza di Glasgow in live-stream. https://artsandculture.google.com/pr...
 
Cisco
Cisco, partner della conferenza globale sul clima, ha messo a disposizione dei partecipanti la piattaforma Legislate for Webex, progettata per realizzare in tutta sicurezza le conversazioni a distanza, in cui i partecipanti potranno interagire con i loro colleghi come se fossero nello stesso ambiente, votare le mozioni in tutta sicurezza e disporre sia della traduzione simultanea dal vivo che dei sottotitoli, per essere inclusi nelle discussioni a prescindere dalla loro lingua. “Durante i lavori preparatori di Milano, giovani di tutto il mondo hanno fatto una richiesta chiara: agire immediatamente con scelte che preservino il futuro loro e quello del Pianeta” ha commentato Gianmatteo Manghi, amministratore di Cisco Italia.
 
Catia Bastioli per Kyoto Club
"Il successo della Cop26 sarà determinante per frenare il cambiamento climatico e la degradazione del capitale naturale: la comunità internazionale deve agire ora, perché non c’è più tempo. La traiettoria è già stata tracciata: occorre potenziare le risorse rinnovabili, implementare politiche di mobilità elettrica e sostenibile, fermare la deforestazione e rinnovare il costruito esistente. La rigenerazione del suolo, risorsa fondamentale per garantire la vita sulla terra e per catturare il carbonio dall’atmosfera, dovrà essere un elemento centrale. In questo contesto, la bioeconomia circolare può essere uno strumento potente per rispondere alle diverse sfide che il pianeta sta affrontando, come la carenza di risorse idriche, la crisi delle materie prime, la sicurezza alimentare e la perdita di biodiversità. Per raggiungere emissioni nette di energia zero entro il 2050 occorrerà poi poter contare su progetti multisettoriali e multidisciplinari di territorio, standard affidabili, sistemi di monitoraggio, nonché promuovere processi di innovazione attraverso l’approccio della scienza partecipata, per imparare a fare di più con meno”, ha dichiarato Catia Bastioli, presidente di Kyoto Club.
 
Il discorso di Draghi: https://www.governo.it/it/articolo/c...
La piattaforma di Google per seguire la Cop26 https://artsandculture.google.com/pr...

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