I deodoranti per l’ambiente inquinano, lo dice Altroconsumo
Pubblicati i risultati dei test per verificare se e quali sostanze nocive contengano
I diffusori per ambienti rendono l’aria peggiore, con preoccupanti effetti sulla salute. Lo sostiene Altroconsumo, che ha messo alla prova diffusori e candele per verificare se e quali sostanze nocive contengano: trovati inquinanti e allergeni.
Per il test i prodotti sono stati inseriti in una camera stagna; utilizzando specifici strumenti, sono state misurate le emissioni indesiderate. Il modo migliore per rinnovare davvero l’aria? Banale ed economico: aprire le finestre per 5-10 minuti è la soluzione migliore per eliminare gli odori, invece che coprirli con fragranze aromatiche. Secondo il test, i deodoranti per ambiente emettono una quantità elevata di sostanze inquinanti e una gran quantità di allergeni. Gli inquinanti rilevati sono i Cov - Composti organici volatili - che includono una moltitudine di sostanze, sia naturali sia di sintesi; si propagano facilmente e spesso sono concentrati negli ambienti chiusi. Provocano soprattutto irritazione e allergia; PM2,5, le polveri sottili, note per il loro legame con il traffico automobilistico, sono presenti anche in casa se si scelgono deodoranti a combustione (candele e incensi): rappresentano un rischio per polmoni e cuore; formaldeide e benzene, annoverate tra i cancerogeni, sono emesse in particolare da incensi e oli, ma anche dalle candele; allergeni, tanti e comunissimi che sono a rischio per i soggetti sensibili. Rilevato anche l’acetaldeide, un irritante presente negli oli e negli incensi.
La richiesta formale di Altroconsumo alle istituzioni nazionali ed europee è di "avere finalmente una normativa chiara sulle informazioni e avvertenze in etichetta in modo da informare in modo esaustivo i consumatori su eventuali effetti allergenici e irritanti e sulle corrette modalità di utilizzo di questi prodotti".