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​Doposmog. Concorrenza fra combustibili: Liquigas (Gpl) contro il riscaldamento a pellet

where Milano when Lun, 04/01/2016 who redazione

Il settore del gas in bombola torna all’attacco contro le caldaie a biomassa, le quali contribuiscono a contenere le emissioni di CO2 ma hanno forti emissioni di polveri

Lo smog delle scorse settimane è diventato motivo non solamente per polemiche politiche ma anche per la competizione fra combustibili da riscaldamento, i quali sono fra gli imputati delle emissioni che sporcano l’aria delle città. Già in altre occasioni l’Assogasliquidi, che raccoglie l’industria del Gpl, aveva esultato del risultato di una ricerca dell’Enea sul confronto ambientale tra i diversi combustibili, ricerca che aveva sottolineato come il principale concorrente del Gpl, il pellet di legna, ha forti emissioni di polveri fini. Ora interviene la più importante azienda del settore, la Liquigas.

download.jpgIn particolare la Liquigas “approva l’iniziativa di Anci insieme ai Governatori delle Regioni attraverso l’elaborazione di 10 proposte con le quali si punta, tra l’altro, alla sostituzione delle vecchie caldaie per riscaldamento attraverso l’incentivazione alla sostituzione di quelle a combustibile fossile. Liquigas ha inoltre apprezzato le importanti dichiarazioni del Ministro dei Trasporti Graziano Delrio, che ha richiamato l’attenzione verso una diversa strategia contro lo smog ricordando che il problema delle emissioni non riguarda soltanto i veicoli a motore, ma anche il riscaldamento in ambito civile. È infatti il riscaldamento una delle fonti principali di inquinamento, soprattutto a livello dei condomini, gran parte dei quali sono altamente inefficienti”.

Conferma uno studio del Max Planck Institute for Chemistry di Magonza che l’attività di combustione domestica è la fonte principale di inquinamento atmosferico, essendo responsabile in misura superiore rispetto all’industria e al settore dei trasporti.

Andrea Arzà, amministratore delegato di Liquigas, ha aggiunto che “forse si avvierà una nuova fase nelle lotta all’inquinamento delle nostre città. Per troppo tempo si è affrontato il problema con azioni parziali, legate alle emergenze  e senza una visione strategica capace di affrontare le ragioni strutturali del fenomeno. Finora in Italia le politiche pubbliche, a livello sia nazionale che locale, hanno affrontato il problema dello smog a colpi di misure tampone, per contrastare i picchi di inquinamento. Provvedimenti utili nel breve ma sostanzialmente inefficaci a determinare un cambio definitivo nella qualità dell’aria dei nostri ambienti urbani mentre si tende a trascurare il settore del riscaldamento residenziale, responsabile in misura preoccupante di danni anche alla salute della popolazione laddove la combustione è di biomasse e legna, soprattutto se con tecnologie tradizionali”.

Leggi in pagina Approfondimenti la ricerca dell’Enea sul confronto ambientale tra i vari combustibili
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