I fondi per l’ambiente. La Lega va all’attacco sui finanziamenti anticaccia
I parlamentari leghisti chiedono che il fondo per il recupero della fauna selvatica venga esteso anche a chi già svolge questa attività
La Lega contesta l’istituzione del fondo nazionale per il recupero della fauna selvatica, creato ad hoc dal ministero dell’Ambiente a favore delle sole associazioni ambientaliste. Per il senatore Francesco Bruzzone si tratta di un “pretestuoso attacco al mondo venatorio da parte del ministro Costa. Ci troviamo costretti ad assistere all’ennesima operazione clientelare a favore delle associazioni ambientaliste, di cui lo stesso ministro Costa è membro e portavoce: nella drammatica situazione in cui versa il Paese, stanziare un milione di euro per sostenere lobby politicamente vicine è uno schiaffo alle migliaia di persone che stanno soffrendo la crisi e la perdita del posto di lavoro”. Bruzzone annuncia “apposita interrogazione parlamentare, sentita anche la cabina di regia del mondo venatorio italiano, al fine di chiedere spiegazioni a quanto promulgato, che riteniamo in contrapposizione con il quadro giuridico che regolamenta la materia”.
Le istituzioni già attive
Sulla questione intervengono anche gli europarlamentari della Lega Marco Dreosto e Massimo Casanova, già schierati a difesa degli interessi del settore venatorio a livello europeo in qualità di membri del gruppo Ue Intercaccia. “Il ministero ha forse dimenticato che la gestione del recupero e della riabilitazione della fauna selvatica è demandata per legge alla pubblica amministrazione, ovvero ai Cras autorizzati da regioni e provincie, analogamente alla gestione del patrimonio faunistico, attuata tramite il rispetto dei calendari venatori e dei piani di prelievo dagli stessi cacciatori - evidenzia Dreosto. - Prevedere l’accesso esclusivo di fondi dedicati alle sole associazioni ambientaliste significa inficiare tutte le altre strutture gestite da operatori privati e pubblici o da altre associazioni non ricomprese in quelle ambientaliste riconosciute. Una vergogna, insomma, che non ritiene di certo prioritaria la tutela della fauna selvatica in difficoltà".
Della stessa opinione Massimo Casanova, che attacca apertamente il M5S :“Da troppo tempo ci troviamo a subire assurde prese di posizione da parte dei mestieranti pentastellati e il ministero dell’Ambiente non fa eccezione, ancora una volta schierato contro il mondo venatorio, ma soprattutto contro il buonsenso”.