Le Golette della Legambiente in azione tra Sicilia e Laghi Lombardi
Presentato il dossier 2021 con i risultati dei monitoraggi microbiologici dei laghi Ceresio, Maggiore, Como, Iseo e Garda. In Sicilia 9 punti su 24 inquinati, alcuni da più di 10 anni
Si è conclusa la tappa lombarda di Goletta dei Laghi, la campagna di Legambiente di monitoraggio delle acque dei bacini italiani, giunta quest'anno alla sua 16^ edizione, realizzata in collaborazione con Novamont e Conou – Consorzio Nazionale per la gestione, raccolta e trattamento degli oli minerali usati.
L'equipaggio di Goletta si è concentrato sui principali laghi lombardi: Verbano, Ceresio, Varese, Lario, Sebino e Benaco, monitorando la qualità delle acque e offrendo uno spazio di riflessione sull'ecosistema lacustre nel suo complesso. In particolare, ci si è soffermati su temi quali l'inquinamento microbiologico, l'illegalità, gli scarichi abusivi, la perdita di biodiversità, la sicurezza della navigazione, le speculazioni edilizie e sono state evidenziate anche le migliori pratiche di gestione presenti nei territori per la tutela e la salvaguardia dell'ecosistema lacuale. Sono stati 32 i punti analizzati nell’ambito della Goletta dei Laghi nei laghi Ceresio, Maggiore, Como, Iseo e Garda. 9 sono risultati “fortemente inquinati”, mentre 4 “inquinati”. Anche per il 2021 è stato messo a punto il monitoraggio delle microplastiche presenti in acqua. Nei prossimi mesi in laboratorio sarà effettuata la caratterizzazione dei materiali trovati e le analisi sul tipo di plastiche prelevate.
“I tecnici di Goletta dei Laghi monitorano lo stato di qualità dei laghi attraverso le analisi microbiologiche delle acque, prelevando campioni in diversi punti considerati sensibili sia per l’elevata attività antropica che per la l’affluenza di scarichi nel bacino, spesso segnalati dai cittadini tramite il servizio SOS Goletta”, spiega Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia.
Il mare della Sicilia
Le acque delle coste della Sicilia sotto la lente d’ingrandimento dei volontari di Goletta Verde dal 6 all’8 luglio: 24 i punti campionati, di cui sei fortemente inquinati e tre inquinati. Nove campioni hanno fatto rilevare parametri di inquinamento oltre i limiti di legge. Sono i numeri del bilancio finale delle analisi sulla qualità dei mari che bagnano la costa siciliana realizzato dalla storica campagna estiva di Legambiente e presentati a Palermo. "Le analisi, eseguite da laboratori individuati sul territorio siciliano - spiega l'associazione ambientalista - mostrano che permangono negli anni dei punti critici e che la strada verso la depurazione delle acque in Sicilia è ancora lunga. La presenza di batteri di origine fecale è un marker specifico di inquinamento dovuto da scarsa o assente depurazione". Sono nove i campioni risultati oltre i limiti di legge, si tratta sia di foci di fiumi sia punti a mare in spiagge potenzialmente frequentate dai bagnanti ignari delle acque con parametri non a norma. In particolare, i sei punti giudicati fortemente inquinati sono la foce del fiume Delia a Mazara del Vallo (Trapani), quella del torrente Cansalamone a Sciacca (Agrigento), quella del fiume Palma a Palma di Montechiaro (Agrigento), lo scarico dei reflui fognari sul lungomare Galatea ad Aci Trezza nel comune di Aci Castello (Catania) e la foce del fiume Alcantara tra i comuni di Calatabiano e Giardini Naxos (Catania/Messina) e la spiaggia presso lo scarico del depuratore a Castelvetrano (Trapani). Gli altri tre punti giudicati, invece, inquinati da Goletta verde sono la foce del Nocella tra Terrasini e Trappeto a Palermo, la spiaggia presso il torrente Rizzuto a Butera (Caltanissetta) e la spiaggia presso la foce del Gattano a Gela (Caltanissetta).