I misteriosi dischetti di plastica di Capalbio diventano spille-fenicottero
L’idea è dell’artista toscana Laura Rovida. La loro vendita aiuterà a finanziare i progetti di conservazione delle oasi WWF della Maremma
I “misteriosi” dischetti di plastica che per alcuni giorni hanno invaso il litorale tirrenico (poi riconosciuti come filtri di depuratore provenienti dal fiume Sele) non sono finiti nella spazzatura ma sono divenuti oggetti di arte del riciclo. Quelli raccolti dai volontari in occasione delle giornate di pulizia organizzate dal WWF nell’ambito della campagna Spiagge plastic free sull’arenile antistante l’Oasi di Burano (Capalbio), grazie alla fantasia della creativa Laura Rovida, sono stati avviati a nuova vita. Il risultato? Una simpatica spilla, conservata all'interno di una piccola custodia anch’essa frutto di materiali di recupero.
Autrice la designer tessile toscana Laura Rovida: “Dopo averne raccolti tantissimi, vista la mia propensione al riutilizzo, ho pensato di dar loro una nuova vita. La loro struttura a rete mi ha ricordato la struttura tessile dei tessuti garzati, dunque la cosa più naturale era ricamarci. E ho pensato subito al fenicottero rosa, la mia grande passione, la cui silhouette ho riprodotto su ogni dischetto, ricamata in seta. Poi ho contattato Fabio Cianchi, responsabile delle Oasi WWF della Maremma, e abbiamo avviato insieme il progetto”. La confezione che contiene le spille è a sua volta realizzata partendo da un altro prodotto di scarto: il rotolo interno di carta igienica e/o o carta assorbente da cucina. “Volevamo lanciare un messaggio di coerenza e sollevare un altro tema spinoso: quello del packaging”, conclude Laura Rovida.
Antonio Canu, Presidente di WWF Oasi: “Stiamo già distribuendo a tanti visitatori e volontari la spilla riciclata, un oggetto dal grande valore perché ognuna di esse era un rifiuto che invece, grazie alla fantasia e al riciclo, è tornata ad avere una sua utilità anche educativa. Un piccolo gesto simbolico, un esempio di come sia possibile riciclare in modo utile. Abbiamo dato ad un oggetto fuori luogo una nuova vita, in attesa che presto la plastica venga eliminata” ”, conclude Canu.
Si può ricevere la spilla in cambio di una piccola donazione alle Oasi WWF di Burano (centro visite) e Orbetello (Casale Giannella), o acquistarla direttamente presso il laboratorio dell'artista a Capalbio Scalo (Rovida Design LAB, piazza delle Regioni 7) oppure scrivendo a info(at)rovidadesign.com per riceverle via posta.
Continua fino a fine giugno il Tour ‘Spiagge plastic-free’ del WWF Italia, per liberare le spiagge italiane dalla plastica. Per iscriversi basta scegliere la spiaggia sulla Mappa e inviare la propria adesione, tutto sul sito wwf.it/plasticfree. Ai primi 10 iscritti per ciascun evento organizzato dal WWF verrà consegnato il kit volontario (berretto, pettorina, volantini con le soluzioni possibili per ridurre la plastica nella vita quotidiana).