torna alla home
Visitaci anche su:

Notiziario ambiente energia on-line dal 1999

Il rischio e l’industria. Impianti Aia: 2.400 ispezioni, 1.300 non conformi

where Roma when Lun, 23/04/2018 who roberto

In crescita i controlli sulla normativa Seveso negli impianti più pericolosi. Presentato il Rapporto Ispra

Nel 2016, in Italia, sono state condotte raffineriesiracusa.jpgoltre 2.400 ispezioni, tra ordinarie e straordinarie, presso gli impianti industriali regolati dall’autorizzazione ambientale integrata Aia: 2.315 di queste visite ispettive sono state effettuate in impianti di competenza regionale, 87 invece presso Aia statali.
Ne sono seguite circa 6.500 attività di campionamento e circa 1.300 sono state le non conformità riscontrate.
In generale, le visite ispettive di competenza statale hanno coinvolto il 49% delle centrali termoelettriche presenti sul territorio nazionale, il 58% degli impianti chimici, l'86% delle raffinerie e il 27% degli impianti di compressione dei gas Snam e in generale hanno garantito lo svolgimento dell'85% della programmazione annuale.
Questi sono alcuni dei dati contenuti nel Rapporto Snpa sui Controlli Ambientali Aia-Seveso 2017, presentato a Roma nella sede del Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari dei Carabinieri.
Che cos’è il rapporto - È il secondo documento del Sistema Nazionale per la Protezione dell'Ambiente che rendiconta l'attività di controllo effettuata da tutto il Sistema Ispra-Arpa-Appa negli impianti industriali soggetti al rispetto dell'autorizzazione integrata ambientale e negli stabilimenti classificati a rischio Seveso, impianti che giocano un ruolo importante per l'impatto ambientale sul territorio.
Il rapporto è il risultato di una complessa attività di raccolta, analisi ed elaborazione di dati di sistema, coordinata da Ispra e riporta, come nell'edizione precedente, il dettaglio sugli impianti sottoposti al controllo, elabora le informazioni riferite agli esiti dei controlli (comprese le attività di campionamento e relative non conformità riscontrate) e raccoglie in un unico atto le informazioni sulla distribuzione degli impianti Aia e Seveso presenti sui territori regionali e provinciali.
Gli impianti in Italia - Nel nostro Paese, gli impianti di competenza statale, sono soggetti ad una programmazione annuale definita da tutto il Sistema Nazionale per la Protezione dell'Ambiente-Snpa.
L'Ispra è l'ente competente al controllo e si avvale delle agenzie territorialmente competenti, in particolare per lo svolgimento delle attività di campionamento ed analisi.
Nel territorio nazionale le installazioni di competenza statale sono in gran parte rappresentate da centrali termoelettriche (82, circa il 55% dei 148 impianti autorizzati); seguono gli impianti chimici (31) e le raffinerie (15).
Sicilia in testa - I controlli si sono mantenuti dello stesso ordine di grandezza dell'anno precedente, nonostante alcuni impianti, nel 2016, abbiano modificato il loro assetto produttivo e siano quindi divenuti di competenza regionale. A prevalere è la Sicilia, con 19 installazioni AIA di competenza statale ed è quindi questo territorio ad avere avuto il maggior numero di ispezioni nell'anno (16).
Gli stabilimenti Seveso, il cui inventario viene predisposto ed aggiornato ogni anno da Ispra, si distinguono tra "soglia inferiore" e "soglia superiore" in base all'utilizzo, negli specifici processi produttivi, di sostanze pericolose in concentrazioni pari o superiori a quelle stabilite dalla norma.
Gli stabilimenti classificati Seveso - Per effetto di nuove modalità operative recentemente introdotte, sono in crescita le verifiche ispettive Seveso gestite a livello statale: si tratta di stabilimenti "di soglia superiore". Su 540 stabilimenti nazionali, sono stati condotti 155 controlli ordinari e straordinari, a fronte dei 19 del 2015. Sono diminuite, al contrario, le verifiche presso gli stabilimenti di soglia inferiore (513), gestite a livello regionale, per un totale di 50 verifiche ordinarie e straordinarie (a fronte delle 64 effettuate nel 2015).
Il caso dell’Ilva di Taranto - Nel 2016, inoltre, presso la sola Ilva Spa di Taranto, sono state effettuate 4 visite ispettive ordinarie e 3 straordinarie, al fine di ottemperare a specifiche richieste imposte dal decreto autorizzativo e dagli atti legislativi successivi.
Il commento di Laporta - "L'evento odierno" ha dichiarato in apertura il presidente dell'Ispra, Stefano Laporta "che segue di poco la presentazione dell'Annuario dei dati ambientali 2017, testimonia la capacità del Sistema Nazionale di coordinare da subito le proprie risorse e competenze, nello spirito della legge che lo ha istituito. Il fatto che l'evento di oggi si svolga in una sede prestigiosa che l'Arma dei Carabinieri, con cui Ispra ha recentemente sottoscritto un protocollo d'intesa, ha voluto concedere, testimonia come il Sistema possa svolgere il proprio ruolo dialogando e collaborando con tutti i soggetti coinvolti nel contesto in cui opera. Nel perseguire il proprio mandato istituzionale di protezione dell'ambiente, anche attraverso la promozione e la vigilanza sulla conformità alle norme ambientali, il Sistema dovrà operare sempre più in forma coordinata, a partire dalla propria capacità di informazione e comunicazione".
Il commento di Bratti - "Dall'analisi del documento", ha concluso il Direttore Generale dell'Ispra, Alessandro Bratti "emerge chiaramente l'impegno di tutto il Sistema Nazionale nello svolgimento delle attività ispettive, considerando l'elevato numero delle installazioni disciplinate in AIA e Seveso e le difficoltà derivanti da una decrescente disponibilità di risorse. Le visite ispettive svolte, infatti, oltre all'impegno richiesto agli ispettori nell'ambito della specifica visita presso gli impianti, comportano una complessa attività di valutazione, con l'obiettivo di elaborare tutti gli atti propedeutici al completamento dei procedimenti amministrativi in capo alle altre autorità competenti sulla materia. Appare ormai consolidata la capacità di effettuare una programmazione ragionata delle attività ispettive, anche in relazione al rischio ambientale, riducendo l'antico sbilancio tra attività di controllo ordinarie e attività straordinarie. La programmazione mirata è stata la risposta del Sistema alla contrazione delle risorse, risposta che ha consentito di mantenere l'intensità delle attività, se non di aumentarla, rispetto agli anni precedenti. A poco più di un anno dall'entrata in vigore della Legge istitutiva del Snpa, crediamo sia stato raggiunto un primo importante obiettivo di armonizzazione rispetto alla programmazione e conduzione delle attività nonché alla divulgazione dei dati di sistema, per il momento su Aia e Seveso, ma con l'obiettivo nel futuro di estendere il rapporto anche al resto delle altre attività del sistema".
 
Il rapporto può essere consultato e scaricato a questo indirizzo 

immagini
raffineria_sicilia
leggi anche: