Tirreno, in corso all’Elba un’esercitazione antinquinamento insieme con Francia e Montecarlo
Viene simulato un incidente navale con una petroliera “prestata” dall’Eni. Intervengono anche mezzi spagnoli
Sicurezza ambientale in mare: in questi giorni si tiene l’esercitazione condotta da Italia, Francia e Monaco che simula un incidente navale, tra una petroliera e una portacontainer, con sversamenti a mare di circa 80mila metri cubi di olio combustibile, e l’immediato intervento di una task force internazionale antinquinamento. L’esercitazione, a cui è presente la sottosegretaria all’Ambiente Silvia Velo, si svolge nelle acque italiane, a circa 6 miglia a nord dell’Isola d'Elba, zona ecologicamente sensibile (Santuario Pelagos/ Arcipelago toscano), a forte traffico marittimo, e si sviluppa in un contesto realistico per cui i mezzi aeronavali coinvolti sono chiamati a operare, senza preavviso, direttamente dai rispettivi porti di assegnazione. Come ogni anno, anche la Guardia costiera italiana partecipa all’esercitazione Ramogepol 2014 mettendo a disposizione propri assetti aeronavali. Oltre a 5 motovedette con funzioni di coordinamento in mare e controllo del traffico marittimo e con compiti di circoscrizione e contenimento di sostanze inquinanti, sono impiegati un elicottero AB 412 e un velivolo ATR 42 della Guardia Costiera. Quest'ultimo, dotato di sofisticate strumentazioni elettroniche per il telerilevamento ambientale, consente l’individuazione di potenziali forme di inquinamento anche al fine di prevedere e garantire il tempestivo intervento dei mezzi disinquinanti.
Alla esercitazione partecipa una petroliera, messa a disposizione dall’Eni, attorno alla quale è simulato un incidente con dispersione in mare di sostanze inquinanti.
L’Accordo Ramoge, entrato in vigore nel 1981 tra i tre Paesi firmatari, Francia, Italia e Monaco, tutela le acque del Mediterraneo, dalla foce del Rodano alla foce del fiume Magra e promuove un'effettiva collaborazione internazionale tra gli Stati rivieraschi nella protezione della biodiversità e nella lotta agli inquinamenti marini.
Nell’ambito dell’esercitazione, i numerosi mezzi aerei e navali di Italia e Francia, con la partecipazione della Spagna quale nazione associata, assieme a numerosi esperti e tecnici del settore dei Paesi coinvolti.
Per l’Italia entrano in azione tre mezzi navali del ministero dell’Ambiente specializzati per l’antinquinamento, quattro unità marittime, un aereo e un elicottero della Guardia Costiera e un pattugliatore navale della Marina Militare.
Per la Francia sono impiegati due rimorchiatori con attrezzature specializzate e un aereo. Intervengono, inoltre, un aereo della Spagna ed una nave della Agenzia Europea per la Sicurezza Marittima (Emsa). Tutta l’operazione è coordinata, a livello strategico, dal Ministero dell’Ambiente, ed a livello operativo, dalla Guardia Costiera.