Al via il comitato scientifico per la prevenzione dei rifiuti
Al vertice dell’organismo Andrea Segrè e Roberto Cavallo. I componenti della task force
Un importante anello di congiunzione tra territorio e ministro, una task force contro lo spreco alimentare, ma anche proposte, coinvolgimento dei portatori di interesse e azioni mirate. Sono queste alcune delle sfide che attendono il comitato scientifico per l’implementazione e lo sviluppo del programma nazionale di prevenzione dei rifiuti, che si è insediato a Roma. "Il miglior modo per affrontare efficacemente il problema dei rifiuti è quello di produrne di meno", afferma il ministro Gian Luca Galletti.
Il comitato, nominato lo scorso luglio dal ministro dell’Ambiente, si è riunito per la prima volta presso la sede del ministero a Roma alla presenza del direttore generale del ministero Maurizio Pernice. A presiederlo Andrea Segrè, fondatore e presidente di Last Minute Market, promotore della campagna europea "Un anno contro lo spreco".
Le funzioni di vicepresidente saranno svolte da Roberto Cavallo, amministratore delegato della cooperativa Erica. Gli altri membri sono Mario Grosso (Politecnico di Milano), Valentina Cipriano (Federambiente) e Isarema Cioni (Regione Marche). Durante i lavori sono state definite le linee guida del comitato fino al 2017: il direttore Maurizio Pernice ha aperto i lavori chiedendo al Comitato stesso di "fare da collante tra il territorio italiano, che sta svolgendo sul piano della prevenzione dei rifiuti un enorme lavoro, e il Ministro, così che possa relazionare al Governo e al Parlamento". Il presidente Andrea Segrè ha coinvolto i membri nell’identificazione delle priorità e dei temi su cui concentrare il primo anno di lavoro. "Abbiamo importanti sfide - ha detto - , come proseguire il lavoro sugli sprechi alimentari incominciato col Pinpas: le nostre iniziative si focalizzeranno nel corso della Settimana europea di riduzione dei rifiuti, già programmata a fine novembre. Stiamo anche ragionando su una fiscalità basata sulla tariffazione puntuale che includa la prevenzione, e sulle basi per definire un quadro regolamentario della responsabilità estesa del produttore, attraverso indicatori di efficacia".