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Bergamo accelera sulla rigenerazione urbana: investimenti per 25 miliardi di euro

where Bergamo when Ven, 28/03/2025 who roberto

Secondo una ricerca di Scenari Immobiliari illustrata al convegno Ance, saranno interessati 70 chilometri quadrati di territorio, pari al 2,5% della superficie provinciale, con una potenziale riqualificazione di 18,5 milioni di metri quadrati di superficie.

Negli ultimi cinque anni, Bergamofoto-2.jpeg ha avviato la riqualificazione di 110mila metri quadrati di superficie urbana. Ma il vero impatto della trasformazione si vedrà nei prossimi 25 anni: secondo una ricerca di Scenari Immobiliari, saranno interessati 70 chilometri quadrati di territorio, pari al 2,5% della superficie provinciale, con una potenziale rigenerazione di 18,5 milioni di metri quadrati di superficie lorda.
Questi dati sono stati presentati durante il convegno “Bergamo e i suoi territori. Abitare il futuro: strategie per una città sostenibile” (nell’immagine), promosso dall’Ance (Associazione nazionale costruttori edili) di Bergamo. La ricerca evidenzia come la città e il suo hinterland giochino un ruolo strategico nello sviluppo urbano sostenibile.

L’impatto economico della trasformazione urbana è stimato in oltre 25 miliardi di euro di valore aggiunto. Il settore residenziale assorbirà il 52% degli investimenti (13,5 miliardi di euro), seguito da logistica e industria (4 miliardi, pari al 15%) e dal settore direzionale (3,2 miliardi, 12%).
“Il nostro territorio ha un’opportunità unica per ripensare gli spazi urbani e rispondere alle esigenze delle nuove generazioni”, ha affermato Vanessa Pesenti, presidente di Ance Bergamo. “Investire nella rigenerazione urbana significa migliorare la vivibilità delle città e creare valore economico e sociale di lungo periodo. Tuttavia, l’emergenza casa non può più essere ignorata. Servono strumenti finanziari innovativi, incentivi urbanistici e una fiscalità più favorevole”.
Al centro del dibattito anche l’affordable housing, ossia l’edilizia accessibile: la crescita demografica prevista per Bergamo (+2,5% nei prossimi dieci anni) e l’aumento della domanda abitativa richiedono soluzioni residenziali abbordabili, soprattutto per giovani, studenti e lavoratori con redditi medio-bassi. Un’alleanza tra pubblico e privato, è stato suggerito, potrebbe garantire nuovi modelli di sviluppo urbano, sostenibili e inclusivi.

Il convegno ha visto la partecipazione di esperti del settore, tra cui Carlo Cerami, presidente di Redo Sgr, Manola Dragonetti dell’Agenzia del Demanio, Paolo Franco, assessore regionale alla Casa e Housing sociale, e Fabio Sarti di Invimit Sgr. “I nostri progetti di investimento puntano alla valorizzazione dei territori con un impatto sostenibile e sociale, oltre a garantire la solidità finanziaria. Il nostro ruolo è assorbire i rischi legati agli interventi immobiliari per facilitare la partecipazione degli investitori privati”, ha spiegato Fabio Sarti.

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