Dai certificati bianchi oltre la metà dei risparmi energetici conseguiti in Italia
I dati emersi in occasione del convegno Fire dedicato ai Tee
Un meccanismo consolidato, che in 10 anni di funzionamento è stato capace di supportare la realizzazione di oltre il 50% dei risparmi energetici conseguiti a livello paese, con il migliore rapporto costo-efficacia fra gli incentivi erogati. Il risparmio annuo di circa 5 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio garantito dallo schema (circa 50 miliardi di kWh) costerà in tariffa circa 2.500 milioni di euro in cinque anni, per un costo cumulato equivalente di circa 0,05 euro/kWh risparmiato, da confrontare con il costo dell'elettricità e del gas per le famiglie (rispettivamente 0,19 euro/kWh e 0,9 euro/kWh risparmiato).
Sono alcuni dei dati emersi in occasione del convegno Fire (Federazione Italiana per l'uso Razionale dell'Energia) “Certificati Bianchi -Titoli di efficienza energetica a portata di mano”. In dieci anni sono stati emessi circa 26 milioni di Tee (6 dei quali nel 2013). Dei progetti presentati, circa l'80% è di natura industriale. Tra giugno 2013 e marzo 2014 (anno d'obbligo 2013) il Gse ha rilasciato 4.852 Tee, pari all'88% dell'obiettivo 2013. Tra le novità emerse nel corso dell’incontro è stato ricordato che da gennaio 2014 sono ammissibili al meccanismo solo progetti ancora da realizzarsi o in corso di realizzazione. Altra novità riguarda i soggetti ammessi, ossia imprese e enti pubblici con un sistema di gestione dell'energia in conformità alla certificazione Isi 50001 o che abbiano nominato volontariamente un Energy Manager. In aumento il numero degli operatori ammessi: sul mercato siamo a 661 operatori.
Novità anche nel campo del contributo tariffario. Il nuovo contributo sarà definito in due tempi, a preventivo e a conguaglio dopo un anno, per essere più vicino alle esigenze dei distributori e del mercato. Inoltre, per i “grandi progetti” il regolatore ha definito le regole per individuare tale prezzo, legato all'andamento del mercato dei Tee nei tre anni precedenti.
Dalla tavola rotonda delle associazioni (Anie, Aidi, Federazione Confindustria Ceramica e Laterizi, Anie Energia, Anima, Assoesco, Federchimica, Federutility) è inoltre emerso che i certificati bianchi stanno aiutando le imprese a fare investimenti in efficienza energetica che altrimenti non sarebbero possibili e in questo modo offrono un importante aiuto in termini di competitività. Lo strumento non è stato ancora sfruttato adeguatamente ed è importante investire di più nella comunicazione e nell'informazione.
In linea generale, il terziario è rimasto fuori dal meccanismo: le associazioni auspicano quindi che siano introdotti dei correttivi che consentano una maggiore partecipazione e il raggiungimento degli obiettivi previsti al 2020 per questo comparto.