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Ecco cosa è stato detto a Enerpolicy, l’evento di FIRE

where Roma when Ven, 21/06/2024 who roberto

All’evento luci accese su aste termiche, TEE, EU ETS, Transizione 5.0 e agevolazioni per energivori

Fornire aggiornamenti e chiarimentienerpolicy.jpg sulle politiche dedicate all'industria che devono mirare a spingere l’uso opportuno dell'energia, fondamentale per tutelare le imprese dai rischi legati alla disponibilità degli approvvigionamenti e ai prezzi dell'energia. È questo l’obiettivo raggiunto di Enerpolicy, l’evento organizzato da FIRE nei giorni scorsi a Roma. Buone politiche, è stato detto, che portano risultati in termini di decarbonizzazione, sostenibilità e di accesso alle risorse per la capitalizzazione delle imprese.
 
Le parole dei rappresentanti Fire
“Le politiche per l’energia hanno lo scopo di portare le imprese a compiere il percorso di decarbonizzazione, migliorandone contemporaneamente la competitività e riducendone l’esposizione al rischio prezzi e a quello di continuità degli approvvigionamenti energetici. Ciò avviene definendo obiettivi e introducendo obblighi, accordi volontari, sistemi di incentivazione, strumenti di informazione, formazione, certificazione e accompagnamento e promuovendo ricerca e sviluppo in linea con le direttive comunitarie, che offrono un quadro chiaro e organico  - dice Dario Di Santo, direttore Fire -. Siamo però in una fase complessa, in cui tanti provvedimenti, soprattutto se guardiamo all'efficienza energetica, sono purtroppo in ritardo nel nostro Paese. Agire ora è importante, perché i target sono cumulati e dunque i risparmi energetici generati in questi primi anni valgono di più di quelli che cominceranno ad essere prodotti in futuro, in quanto conteggiabili per più anni nel percorso al 2030”. Dopo l’intervento di Di Santo, che ha illustrato alcuni aspetti particolarmente importanti in merito alle politiche per l’efficienza energetica, Jacopo Romiti (Fire) ha tracciato un quadro su alcune misure adottate da altri Paesi Europei, oggetto di analisi proprio del Progetto Ensmov Plus. Interessante, ad esempio, lo schema dei certificati bianchi francese, che esiste dal 2006 e su cui la Francia punta in modo esclusivo per il raggiungimento degli obiettivi al 2030: i soggetti obbligati sono circa 120 fornitori di energia e i progetti ammissibili riguardano tutti i settori e i risparmi energetici continuano a crescere come da programma.
 
I commenti di GSE e Ministero dell’Ambiente
Gennaro Niglio (Gse) ha parlato dell’andamento dei certificati bianchi, evidenziando un trend crescente riguardo ai certificati bianchi emessi nel 2023 rispetto al 2022. I primi mesi del 2024 risultano poi in ulteriore crescita rispetto a quanto verificatosi nel 2023. Si evidenzia, tra le attività del GSE, la pubblicazione dello Studio Osservazionale che ha lo scopo di fornire un supporto agli operatori nella presentazione delle richieste per l'ottenimento dei titoli di efficienza energetica e migliorare la qualità dei progetti sottoposti a istruttoria. 
Antonio Sclafani (Ministero dell’Ambiente) ha invece evidenziato che il Ministero è impegnato nell'adozione di una serie di misure volte a garantire che la transizione sia sempre più equa e sostenibile. Oltre a ricordare la necessità di aggiornare il meccanismo dei tee, anche alla luce della esigenza di introdurre i nuovi obiettivi per il prossimo periodo d’obbligo, Sclafani ha affrontato il tema dell’incremento delle rinnovabili termiche nelle forniture di calore: il decreto OIERT impone ai venditori di energia termica per riscaldamento e raffrescamento a usi civili l'obbligo di incrementare le fonti rinnovabili termiche. Inoltre, ha parlato delle aste termiche, che serviranno a supportare in parte anche l’obbligo di incremento delle FER termiche. In ultimo ha toccato due grandi filoni che possono contribuire alla decarbonizzazione del settore industriale hard to abate: CCS cioè la cattura lo stoccaggio e il trasporto della CO2 e l'idrogeno.

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