Edilizia scolastica in Friuli: bando da 16 milioni per l’efficienza energetica
Le domande potranno essere presentate da metà marzo fino a metà maggio
La Giunta regionale del Friuli Venezia-Giulia ha approvato un bando che definisce criteri e modalità per la presentazione delle domande per i contributi, concessi nella forma di aiuto a fondo perduto, destinati ai Comuni e alle Uti per interventi di riduzione dei consumi di energia negli edifici scolastici.
La dotazione finanziaria è di 16 milioni di euro e il bando, che utilizzerà tutti i fondi del Por Fesr 2014-20 assegnati alla Direzione centrale Infrastrutture e territorio - Servizio edilizia scolastica e universitaria in qualità di struttura attuatrice, prevede una riserva finanziaria per le zone interamente montane (588.028,91 euro) e per le zone delle aree interne (2.020.000 euro).
Gli enti fino a 15.000 abitanti potranno presentare una sola domanda; quelli con popolazione da 15.000 a 30.000 abitanti un massimo di due domande; oltre i 30.000 abitanti un massimo di tre domande. La spesa minima ammissibile del progetto è pari a 300mila euro per i Comuni e a 1 milione di euro per le Uti.
La Regione evidenzia che la misura di questo secondo bando rappresenta una grande novità - si tratta del primo del genere in Friuli Venezia Giulia - perché prevede incentivi per gli enti locali che decidano di accedere ai fondi del Conto termico 2.0, che finanzia interventi per l'efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili per impianti di piccole dimensioni.
Nel bando, infatti, è prevista la compartecipazione di questi finanziamenti, concessi dal Gestore dei servizi energetici (Gse) Spa, al quadro economico. Il bando prevede che gli enti debbano dichiarare se intendono fare domanda solo a valere su fondi Por Fesr o anche su quelli Gse; nel caso di presentazione della domanda di contributo al Conto termico 2.0, da parte della Regione sarà riconosciuto il 70% della spesa ammissibile, mentre il 30% verrà coperto dal Gse; gli enti che non presenteranno domanda al Gse, invece, si vedranno riconosciuto solo il 50% della spesa e il rimanente 50% sarà a carico degli enti stessi.
In entrambi i casi il contributo Por Fesr non potrà essere superiore a 700.000 euro per il Comune e a 2.100.000 euro per le Uti. Gli interventi ammessi saranno solamente quelli di efficientamento energetico per gli edifici costruiti prima del 1980 e adeguati sismicamente. Le domande potranno essere presentate da metà marzo fino a metà maggio.