Efficienza energetica, si allontanano i target europei al 2020
I dati 2018 di Eurostat evidenziano dati superiori al target del 3,2% nei consumi finali. L’Italia registra risultati migliori
Peggiora l’Europa negli obiettivi sull’efficienza energetica al 2020. L’allarme viene da Eurostat nel rendiconto annuale sui risultati conseguiti dai 27 Paesi aderenti, dal quale emerge che nel 2018, a fronte di un obiettivo di 1.312 milioni di tep, per i consumi primari sono stati registrati 1.376 milioni di Tep, mentre per quelli secondari sono stati registrati 990 milioni di Tep contro l’obiettivo di 956.
I dati indicano una sostanziale mancanza di progressi rispetto al 2017, con i consumi primari in calo dello 0,71% e quelli finali in crescita dello 0,02%. Nel primo caso il livello resta dunque superiore del 4,9% al target al 2020 (e del 22% nei confronti dell’obiettivo di 1.128 milioni tep al 2030), nel secondo del 3,2% (17% considerando il target al 2030 di 846 milioni tep).
Quanto ai consumi primari, Eurostat individua nel 2018 i maggiori aumenti rispetto al 2017 in Estonia (+9%), Lettonia (+5%) e Lussemburgo (+4%), mentre i cali più marcati si sono avuti in Belgio (-5%), Grecia e Austria (entrambe -3%), Germania e Slovacchia (appaiate con -2%). I consumi primari italiani, pari nel 2018 a 147,2 milioni tep, sono scesi dell’1,1% rispetto ai 148,9 milioni tep del 2017.
I consumi finali hanno visto invece gli incrementi più marcati a Malta (+6%), Irlanda (+5%), Lettonia e Lussemburgo (entrambe a +4%). Sul fronte opposto, i risultati migliori sono stati ottenuti da Grecia (-5%), Austria (-3%) e Germania (-1%). L’Italia evidenzia una crescita dell’1,1% dai 115,2 milioni tep del 2017 ai 116,5 milioni tep del 2018.