Etichettatura energetica: Camera di commercio, ENEA e IMQ fanno il punto
Al centro del dibattito il progetto ANTICSS per la sorveglianza del mercato
“L'elusione ai tempi dell'etichettatura energetica”: a questo tema è stato dedicato il webinar promosso da Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi, ENEA, IMQ. L’incontro, partendo dalla definizione di “circumvention” e giungendo alle raccomandazioni per le autorità di sorveglianza, i laboratori di prova, gli enti di normazione e i decisori politici, ha promosso un confronto costruttivo tra il mondo produttivo e i soggetti coinvolti nell’applicazione della legislazione UE sull’etichettatura energetica.
Progetto ANTICSS
Per l’occasione sono stati presentati i risultati del progetto europeo ANTICSS (Anticircumvention of Standards For Better Market Surveillance). Elusione è il comportamento posto in essere per alterare i risultati dei test di laboratorio e ottenere valutazioni più favorevoli in relazione alla conformità ai requisiti dei prodotti connessi all’energia. ANTICSS ha per obiettivo proprio individuare e impedire il fenomeno dell’elusione nel campo di applicazione dei regolamenti e dei metodi di misura per l’ecodesign e l’etichettatura energetica. Il fine è la progettazione di misure politiche e di procedure di controllo armonizzate: è l’esigenza emersa dalle ricerche condotte (incentrate sulla raccolta di informazioni, sull’analisi di specifiche situazioni e prodotti - inclusi quelli “smart” - e la sperimentazione di test di laboratorio alternativi) insieme all’importanza della cooperazione continua tra autorità di sorveglianza, laboratori e operatori economici.
I lavori sono stati aperti da Vittoria De Franco |Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi; subito dopo, c’è stato l’intervento sul tema “La sorveglianza del mercato e il sistema camerale” di Mariangela Germano di Unioncamere. Su “Il progetto ANTICSS - l’elusione: definizione e gli strumenti per contrastarla” è invece intervenuta Milena Presutto di ENEA; “I test di laboratorio, un’alternativa possibile” è stato il tema dell’intervento di Stefano Ferrari di IMQ.