Etichettatura energetica, un progetto UE scopre come è possibile manipolare i dati
Il Progetto ANTICSS, che coinvolge Camera di Commercio di Milano, Enea e IMQ, ha scoperto 18 casi sospetti
È possibile eludere i requisiti obbligatori dei Regolamenti e delle norme armonizzate per l'ecodesign e l'etichettatura energetica. Lo ha scoperto ANTICSS - Anti-Circumvention of Standards for better market Surveillance il progetto dell'Unione europea che ha coinvolto 19 organizzazioni di otto Stati membri (per l'Italia Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi, dall'Enea e da IMQ), che ha scoperto 18 casi sospetti di otto diversi gruppi di prodotti. Quattro laboratori in Germania, Italia, Olanda e Spagna hanno sottoposto a prova 24 modelli specificamente selezionati: sei di loro hanno mostrato un comportamento elusivo o al limite dell'elusione. Significa che sono più inquinanti di quanto si pensi.
Come funziona
La manipolazione avviene non solo utilizzando, come già si era scoperto, un software nascosto che riconosce le condizioni di prova e ottimizza automaticamente il funzionamento, ma anche, per esempio, approfittando delle istruzioni del produttore per configurare in modo specifico l'apparecchio prima della prova. ANTICSS ha quindi sviluppato metodi di misura alternativi, che dovrebbero essere adottati insieme alla revisione dell'attuale definizione di elusione. Il tema era stato portato all'attenzione del pubblico e dei media non solo per le emissioni truccate delle auto con il Dieselgate, ma anche con le misure legislative comunitarie. Il progetto Anticss è stato finanziato dal programma di ricerca e innovazione Horizon 2020 dell'Unione Europea.