Studio Usa. Se la casa è ad alta efficienza il mutuo è più sostenibile
Gli esperti americani: realizzare dei prodotti finanziari specifici per “agganciare” anche la fascia media del mercato
I sottoscrittori di mutui immobiliari, che hanno costruito una casa ad alta efficienza energetica, sono per un terzo a minor rischio di insolvenza rispetto ai sottoscrittori di prestiti “normali”. A sostenerlo è uno studio della Hill center cappella dell’università della Nord Carolina e dell’Istituto per l’evoluzione del mercato di Washington, come riferisce l’agenzia di stampa Adnkronos.
Secondo gli autori dell’analisi, in primo luogo i soggetti che vogliono costruire una casa ecosostenibile partono comunque con un capitale sufficiente ad avviare il progetto, considerevolmente più costoso di una casa convenzionale. Negli Stati Uniti il settore dei mutui immobiliari è entrato in profonda crisi quando nel 2008 è scoppiata la cosiddetta bolla immobiliare, che ha visto centinaia di sottoscrittori di sub-prime insolventi, con il conseguente pignoramento delle loro case e il crollo dei valori immobiliari. E quindi degli investimenti nel settore.
Il finanziamento dell’edilizia verde, dice lo studio, “ha rischi contenuti e presenta dei vantaggi sia per il profilo dei soggetti sottoscrittori che per i rendimenti del capitale investito”. Per questo gli esperti suggeriscono di realizzare dei prodotti finanziari specifici, destinati solo a questo tipo di costruzioni, per agganciare una fascia di popolazione a medio reddito al momento esclusa da questo segmento di mercato. Un modello che potrebbe interessare anche l’Europa dove è previsto che entro il 2021 tutti gli edifici nuovi e quelli ristrutturati debbano essere a emissioni zero.