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Superbonus 110, il sottosegretario Freni spiega lo stop alle cessioni multiple. Ma le associazioni non ci stanno

where Milano when Ven, 11/02/2022 who roberto

Tre interrogazioni in Commissione Finanze sulle modifiche introdotte dal decreto-legge Sostegni ter. Rete Irene e Asacert: generano incertezza

In Commissione Finanze della Camerafreni.jpg il sottosegretario Federico Freni ha risposto alle diverse interrogazioni (tre da Forza Italia, Fratelli d’Italia e Gruppo Misto) presentate contro le modifiche introdotte dal decreto-legge Sostegni ter alla disciplina della cessione del credito d’imposta in materia edilizia. La norma, che modifica la disciplina dello sconto in fattura e della cessione dei crediti d’imposta, esclude infatti la facoltà di successiva cessione da parte dei primi cessionari e rischia di paralizzare l’intero mercato della riqualificazione energetica. Secondo gli operatori, tutto ciò ha fatto sì che gli istituti di credito, compresi Cassa Depositi e Prestiti e Poste, non potendo più cedere i crediti,  interrompano gli acquisti.
 
Detrazione solo al beneficiario
Nel merito, rispondendo alle interrogazioni il sottosegretario ha ricordato che si può scegliere  al posto dell’utilizzo diretto della detrazione per un contributo, di uno “sconto sul corrispettivo dovuto, fino ad un importo massimo pari al corrispettivo stesso, anticipato dai fornitori che hanno effettuato gli interventi e da questi ultimi recuperato sotto forma di credito di imposta, di importo pari alla detrazione spettante, cedibile dai medesimi ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari, senza facoltà di successiva cessione”. In soldoni, viene eliminata la possibilità di “cessioni a catena” consentendo esclusivamente le cessioni di crediti effettuate  direttamente dal beneficiario che ha maturato il diritto alla corrispondente detrazione. Il governo, ha spiegato Freni, è intervenuto dopo l’emergere di numerosi casi di truffe emersi in giro per l’Italia.
 
Rete Irene: affossa la filiera
Rete IRENE, come molte Associazioni di categoria, ha già espresso il proprio dissenso rispetto al nuovo DL Sostegni Ter, con una lettera aperta al Presidente del Consiglio e ai suoi Ministri. Rete Irene, per voce del presidente Manuel Castoldi, chiede che si interrompa al più presto questo meccanismo che, con le continue modifiche al Superbonus 110, genera incertezza e affossa l’intera filiera della Riqualificazione Energetica. Rischia inoltre di scoraggiare le famiglie desiderose di migliorare le proprie case, frenando così il ben più grande e ambizioso obiettivo della lotta al cambiamento climatico. “Non è così che si combattono le truffe! Così si affossano Imprese, Industrie, Professionisti ed Artigiani. Così si affossano le famiglie, bisognose e desiderose di migliorare la propria casa. Così si affossa quel lungo e lento processo di transizione energetica cui siamo chiamati a dare risposta. Così si rende un pessimo servizio al Paese intero” si legge nella Lettera di Rete Irene. La soluzione per colpire coloro che operano in modo illegale, secondo Manuel Castoldi e soci, è rappresentata da azioni di controllo stringenti, verifiche puntuali e gravi sanzioni.
 
Asacert: una norma troppo restrittiva
"Per la prima volta da diversi mesi il Superbonus 110% rallenta per via dell'introduzione dei limiti nella cessione dei crediti di imposta legati ai bonus edilizi. Nel tentativo di fermare le frodi si rischia di imballare il sistema, e non è una buona notizia". Lo afferma Fabrizio Capaccioli, AD di Asacert e vicepresidente di Green Building Italia commentando i dati sull'andamento del Superbonus 110%.
"Sembra evidente - continua Capaccioli - che la flessione dell'applicazione del bonus sia da addebitare all'introduzione dell'ultima norma del D.L. Sostegni-Ter che limita la cedibilità dei crediti di imposta legati ai bonus edilizi. Una norma a quanto pare troppo restrittiva, che limita la cedibilità multipla dei crediti tra banche e soggetti finanziari. Nel tentativo di fermare le frodi si rischia di bloccare le attività dei cantieri. Bisogna correggere il tiro delle norme appena introdotte per evitare uno stop alle richieste di Superbonus, pur mantenendo intatta la necessità dei controlli rigorosi sulle possibili frodi. È anche necessario introdurre un sistema di controllo in cantiere eseguito da enti di ispezione accreditati e obbligo di attestazione SOA per le imprese che svolgono lavori di Superbonus".

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