Teleriscaldamento ad Asti, decisione finale il 29 aprile
La società che vorrebbe realizzare l’impianto ha fornito i dati sul progetto. Comitato del No: troppe lacune
Bisognerà attendere fino al 29 aprile per conoscere il verdetto finale sul progetto di teleriscaldamento al vaglio nella Conferenza dei servizi della Provincia di Asti. In un confronto pubblico tra proponenti e oppositori, e nell’ultima Conferenza avvenuta qualche giorno fa, sono state ribadite tutte le osservazioni, pro e contro, sul progetto, che continua a far discutere le associazioni ambientaliste, il comitato di cittadini contrari alla realizzazione della rete e alcuni esponenti politici.
Dopo l’ultima Conferenza dei servizi, AEC (Asti Energia Calore), la società che vorrebbe costruire l’impianto, ha fatto saper di aver fornito con esaustività chiarimenti e informazioni sul progetto, ribadendone la validità ambientale ed energetica, come peraltro emerso durante la Conferenza. Di diverso avviso, ancora una volta, il Comitato “No teleriscaldamento” che, in una lunga nota stampa, ribadisce tutte le criticità sul progetto già segnalate in sede di Conferenza e nei dibattiti pubblici. Gli stessi contestano ad AEC “di non fornire numerosissimi chiarimenti e dati tecnici importantissimi e questo nonostante i ripetuti solleciti”. Tra i punti evidenziati dal fronte del no, lo spreco di energia che si creerebbe con il tipo di centrale che AEC vorrebbe costruire a ridosso dell’ospedale e che “non permette di rientrare nella classificazione di teleriscaldamento efficiente”; il non utilizzo di fonti rinnovabili per il funzionamento della centrale, la mancanza del partner privato che AEC non ha ancora trovato per sviluppare il progetto e il fatto che “AEC non ha ancora il titolo per l’utilizzo del terreno”.