Acqua nera in mare da centrale Enel, sequestrato lo scarico
Denunciati i responsabili dell’impianto di Brindisi. La società: “siamo estranei”. Cala, intanto, la produzione complessiva Enel nei primi nove mesi
La Capitaneria di porto di Brindisi ha sequestrato l'impianto di raccolta acque di lavamento e meteoriche, regolarmente autorizzato, della centrale Enel “Federico II”, dal quale venivano scaricate in mare acque di colore scuro, apparentemente cariche di solidi sospesi, come è tipico dell’acqua mista a carbone. I responsabili dell'impianto termoelettrico Enel Produzione sono stati denunciati alla magistratura. Secondo la Capitaneria di porto, lo sversamento, "considerata la notevole estensione della chiazza, potrebbe aver causato grave danno all'ambiente marino interessato", perché sarebbe esistente da "lungo tempo".
Conti Enel - Nei primi nove mesi del 2017 la produzione netta di energia elettrica del gruppo Enel si è attestata a 184.471 GWh, in calo del 5% su base annua. Lo riferisce il report sui dati operativi del gruppo, pubblicato in anticipo rispetto all'approvazione da parte del cda dei risultati economico-finanziari, secondo il quale è in calo del 12% la produzione idroelettrica, del 9% quella eolica, del 10% la termoelettrica. Risultano invece in crescita la produzione a carbone - 3% - e quella a ciclo combinato, del 12%. Nel terzo trimestre dell'anno la produzione totale è diminuita del 6% a 63.306 GWh (-5% Hydro, -5% Wind, -5% Coal, +5% Ccgt, -15% Oil & Gas).