Per Assoelettrica “calo dei consumi da catastrofe, rivedere le regole del sistema elettrico”
Il presidente Chicco Testa “il dato più allarmante è quello della produzione nazionale termoelettrica, calata del 23,9 per cento: un elemento che pone urgentemente all’ordine del giorno la questione sicurezza”
“I dati ancora provvisori diffusi da Terna relativi alla domanda di energia elettrica nello scorso mese di febbraio appaiono catastrofici e sintomo delle gravissime condizioni nelle quali versa l’economia del paese, ad iniziare, naturalmente, dal settore elettrico e termoelettrico in particolare”. A lanciare l’allarme è il Presidente di Assoelettrica Chicco Testa. “Si parla di una calo dell’8,1 %sul febbraio 2012, che a sua volta risultava in forte calo sullo stesso mese del 2011, parzialmente corretto in 5,1%, tenuto conto del calendario e delle condizioni climatiche. La serie negativa procede dunque costante da ormai più di un anno e mezzo.
“Ma il dato più allarmante - avverte - è quello relativo alla produzione nazionale termoelettrica, calata del 23,9 per cento: un elemento che pone urgentemente all’ordine del giorno una revisione delle regole che garantiscono la sicurezza del sistema elettrico. I produttori termoelettrici, chiamati comunque a mettere a disposizione la potenza dei loro impianti, in particolare per bilanciare le fonti rinnovabili non programmabili, rischiano infatti di non essere più in grado di coprire i costi variabili, dopo che per più di un anno hanno visto azzerarsi i margini operativi”.
“Insomma - conclude Testa - la situazione del settore da pesante va facendosi insopportabile”.