Bruxelles apre una procedura d’infrazione contro l’Italia, manca l’Autorità di sicurezza nucleare
La lettera di messa in mora nei confronti del nostro Paese è stata decisa per il mancato recepimento di una direttiva Euratom
L'Europa ha aperto una procedura di infrazione contro l'Italia, questa volta per il mancato recepimento di una direttiva Euratom in materia di sicurezza nucleare. La lettera di messa in mora nei confronti del nostro Paese è stata decisa il 20 novembre scorso e notificata formalmente al Parlamento dal ministro per le Politiche comunitarie, Enzo Moavero Milanesi. Nel mirino della Ue l'inerzia del nostro Paese che, entro agosto, avrebbe dovuto varare un provvedimento fondamentale per garantire innanzitutto l'istituzione di un'autorità di regolamentazione competente in materia di sicurezza nucleare e di radioprotezione funzionalmente separata da ogni altro organismo, al fine di assicurare l'effettiva indipendenza da ogni influenza indebita dal suo processo decisionale regolatorio.
L'Agenzia per la sicurezza nucleare è stata cancellata poco tempo dopo la sua istituzione un paio di anni fa, mentre si era ancora in cerca di una sede dove il cda, presieduto da Umberto Veronesi, potesse riunirsi. Il nuovo decreto prevede che la nuova autorità nazionale sia non un'agenzia, ma un ispettorato dotato di autonomia regolamentare incardinato presso l’Ispra, l’istituto di ricerca vigilato dal ministero dell’Ambiente.
La bozza di provvedimento che dovrebbe fare chiarezza sulle tappe che condurranno l'Italia in tempi più o meno certi ad avere un'autorità di vigilanza è oggi alla settima revisione. Il primo fondamentale tassello per rendere fattibile il processo di individuazione dell'area che ospiterà il deposito nazionale di rifiuti nucleari, circa 90mila metri cubi di materiale.