Calano i consumi di energia anche a maggio (-3,4%). Crolla il termoelettrico
La produzione nazionale netta (22,5 miliardi di kWh) è diminuita del 2,6% rispetto a maggio 2012. Sono in crescita la produzione eolica (+44,6%), idrica (+35,6%), fotovoltaica (+15,7%) e geotermica (+3,4%). Male le centrali tradizionali (-21,4%).
Consumi di energia elettrica in calo anche a maggio. Secondo i dati di Terna la riduzione è stata del 3,4% pari a 25,3 miliardi di kWh richiesti. A parità di giorni lavorativi e depurata di effetti di temperatura, la variazione diventa - 3,8%.
I 25,3 miliardi di kWh richiesti lo scorso mese sono distribuiti per il 47,0% al Nord, per il 29,5% al Centro e per il 23,5% al Sud. A livello territoriale, la variazione della domanda di energia elettrica è risultata ovunque negativa: -2,4% al Nord, -3,6% al Centro e -5,4% al Sud.
La domanda di energia elettrica nel mese di maggio è stata soddisfatta per un 87,8% con produzione nazionale e per la quota restante (12,2%) dal saldo dell'energia scambiata con l'estero. In dettaglio, la produzione nazionale netta (22,5 miliardi di kWh) è in calo del 2,6% rispetto a maggio 2012. Sono in crescita le fonti di produzione eolica (+44,6%), idrica (+35,6%), fotovoltaica (+15,7%) e geotermica (+3,4%). In flessione la fonte termoelettrica (-21,4%).
In termini congiunturali, la variazione destagionalizzata della domanda elettrica di maggio 2013 rispetto al mese precedente è stata pari a -0,7%. Il profilo del trend si mantiene su un andamento decrescente.
Nei primi cinque mesi del 2013 la domanda di energia elettrica è risultata in flessione del 3,4% rispetto al corrispondente periodo del 2012; a parità di calendario il valore è - 2,9%.
Testa: "Situazione drammatica" - “La situazione economica e, di converso, quella del comparto elettrico, si sta facendo drammatica - ha sostenuto il Presidente di Assoelettrica Chicco Testa. - I cattivi risultati di maggio devono essere infatti considerati come conferma di una tendenza ormai quasi cronicamente negativa: nel 2012 il calo complessivo di domanda elettrica è stato del 2,8 per cento; nel 2011 si era assistito ad un leggero recupero, dell’1,2 per cento, succeduto a quello più solido del 3,3 per cento registrato nel 2010, ma anche sommando questi valori non si è riusciti ad eguagliare la domanda elettrica registrata nel 2008, con quasi 320 miliardi di chilowattora. Il Paese sta tornando indietro di oltre dieci anni, mentre i consumi elettrici dell’industria si stanno ridimensionando su valori simili a quelli degli inizi degli anni Novanta”.