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​Conclusi i lavori sulla linea elettrica tra Trino e Lacchiarella

where Roma when Lun, 17/02/2014 who michele

L’elettrodotto si sviluppa per 95 km tra Trino, in Piemonte, e Lacchiarella, in Lombardia, ed è stata realizzata da Terna Rete Italia con un investimento di 300 milioni di euro

Sessanta milioni di euro l'anno in meno e cinquecento megawatt in più sulla frontiera francese. La rete elettrica dell'intero Nord Ovest più sicura e completamente sgombra da "colli di bottiglia". Il mercato elettrico ancora più fluido ed efficiente. Un impatto sull'ambiente ridotto al minimo grazie a tralicci di ultima generazione. Il territorio di 3 provincie e 34 comuni liberato da vecchi tralicci. Il tutto con un investimento di 300 milioni di euro, compresi i futuri lavori per le razionalizzazioni e gli smantellamenti sulla rete esistente su 215 km di linee obsolete. Questa la carta d'identità della nuova linea elettrica che si sviluppa per 95 km tra Trino, in Piemonte, e Lacchiarella, in Lombardia, realizzata da Terna Rete Italia in soli 2 anni e mezzo, ed ora pienamente operativa dopo i collaudi effettuati nelle scorse settimane. L'opera rientra nell'ambito del piano di sviluppo della rete nelle regioni interessate, dove sono previsti complessivamente 1,9 miliardi di euro di investimenti. Prosegue in tal modo il lavoro del gruppo guidato da Flavio Cattaneo, che ha già contribuito a ridurre i costi del sistema elettrico in questi anni per 5,4 miliardi di euro, di cui 2 miliardi relativi ai benefici delle opere principali già realizzate e 3,4 miliardi derivanti dall'ottimizzazione dell'attività di gestione dei flussi di energia, il cosiddetto "dispacciamento". Gli investimenti sulla rete - circa 8 miliardi di euro dal 2005 ad oggi, per 2.500 km di nuova rete e 84 stazioni realizzate - hanno consentito di allineare quasi ovunque i prezzi della zone di mercato a quello medio nazionale; all'appello manca solo la Sicilia, dove è in costruzione il nuovo collegamento "Sorgente-Rizziconi".
Tra i benefici del nuovo elettrodotto, che ha coinvolto 50 imprese e 500 lavoratori, il pieno utilizzo di 500 megawatt in più sulla frontiera nord, resi disponibili grazie al rifacimento della direttrice "Piossasco-Cornier", uno degli interventi previsti dagli Accordi di Nizza del 2007 tra Italia e Francia, che prevede anche il nuovo elettrodotto "Piemonte-Savoia", in corso di costruzione nel tratto italiano. Senza la linea "Trino-Lacchiarella", i 500 MW aggiuntivi sarebbero infatti rimasti inutilizzati per la presenza di un collo di bottiglia tra il Piemonte e la Lombardia, ora eliminato. Un’operazione che si traduce in un beneficio di 60 milioni di euro l'anno in meno per imprese e cittadini, dovuto al differenziale di prezzo esistente tra l'Italia e i paesi esteri. Oltre a ciò, il nuovo elettrodotto, progettato per trasportare l'energia verso i centri di consumo lombardi, consentirà un utilizzo maggiore delle centrali elettriche del Piemonte e della Liguria, un incremento dell'affidabilità e della sicurezza del sistema elettrico, la riduzione delle perdite di rete per 220 milioni di kWh/anno e la diminuzione del rischio di energia non fornita.
Non meno importante l'attenzione al territorio: nelle aree delle tre provincie (Vercelli, Pavia e Milano) e dei 34 comuni, di cui otto in Piemonte e 26 in Lombardia, verranno demoliti 215 km di vecchi tralicci; inoltre, verranno abbattute le emissioni di CO2 nell'aria per 150.000 tonnellate l'anno, pari alla quantità emessa da 50 mila automobili di media cilindrata. E proprio nell'ottica di favorire un sempre più proficuo dialogo con i territori, da segnalare l'accordo che firmeranno Flavio Cattaneo e il presidente Anci, Piero Fassino, finalizzato a condividere la localizzazione delle opere elettriche sul territorio italiano attraverso una maggiore armonizzazione fra gli interventi di sviluppo di Terna e gli strumenti di pianificazione urbanistica e territoriale dei comuni.
Notevoli anche i benefici ambientali. La linea, infatti, è stata costruita cercando di minimizzare il più possibile l'impatto paesaggistico: per l'80% del tracciato sono stati utilizzati sostegni con pali tubolari "monostelo", che hanno un ingombro 15 volte inferiore rispetto ai tradizionali tralicci tronco piramidali; inoltre, in un tratto della linea, sono stati installati, per la prima volta in Italia i sostegni 'Germoglio' progettati dall'arch. Hugh Dutton.
 
 

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