Terna presenta l’elettrodotto interrato dal Piemonte alla Savoia. Investimento da 1,4 miliardi
Il cavo da 190 km a corrente continua correrà sottoterra, collegando la centrale di Piossasco, alle porte di Torino, con Grand' Ile. Sarà quasi raddoppiata la capacità di trasporto da e verso la Francia
Il futuro dell’energia a cavallo delle Alpi occidentali corre sottoterra. Almeno nel progetto della nuova interconnessione elettrica Italia-Francia presentato da Terna in Piemonte: grazie alla tecnologia italiana e a un investimento europeo di 1,4 miliardi (800 milioni italiani, 600 francesi), un cavo di 190 chilometri a corrente continua correrà sottoterra collegando la centrale di Piossasco, alle porte di Torino, con Grand’Ile, in Savoia.
Nessun cavo elettrico a modificare il paesaggio, nessun danno di tipo ambientale – assicurano le aziende – in una valle di montagna (quella del Sangone) che corre parallela alla Val Susa. E una capacità di portata elettrica di fatto raddoppiata: dagli attuali 2.650 MW della rete che oggi collega i due paesi a oltre 4.400 MW.
“È una scelta strategica dal punto di vista comunitario, e l’Italia per una volta si trova in posizione d’avanguardia – ha detto il ministro per lo Sviluppo economico, Flavio Zanonato – Oggi parte la costruzione con la Francia di quella che sarà la più importante frontiera elettrica del nostro paese. Quest’opera è decisiva per la realizzazione del mercato dell’energia”.
E lo è sia per i risparmi, “perché consentirà – secondo quanto affermato da Cattaneo – risparmi sulle bollette degli italiani per circa 150 milioni di euro”, sia per la tecnologia perché offre soluzioni ingegneristiche innovative coinvolgendo nel lavoro 70 imprese e 500 lavoratori. A linea ultimata, nel 2019, tra Italia e Francia l’energia elettrica correrà più veloce e più abbondante, costerà meno cara e non si vedranno tralicci di sorta a guastare il panorama.
“Per questo la riteniamo strategica – hanno confermato Cattaneo e Dominique Maillard, presidente di Rte (l’omologo francese di Terna). – Apre un corridoio elettrico che a
livello europeo può essere considerato infrastruttura del futuro”. “Senza contare poi – ha aggiunto Cattaneo – che l’opera è significativa sul piano interno, sia per l’indotto, sia perché renderà la rete più sicura”.