Crisi Tirreno Power, conclusa la cassa integrazione
Quasi tutti i 181 lavoratori in esubero delle tre centrali di Vado Ligure, Civitavecchia, Napoli e degli uffici di Roma hanno usufruito degli strumenti di ricollocamento
Si è concluso a fine anno il periodo di dodici mesi di cassa integrazione per i lavoratori di Tirreno Power. Un anno in cui l'azienda, le istituzioni nazionali e locali, i sindacati, le imprese del settore elettrico hanno lavorato per affrontare il dramma sociale che ha avuto origine dal sequestro della centrale a carbone del 2014 e dalla difficile situazione di mercato.
Si tratta - leggiamo in una nota dell’azienda - del primo caso di gestione strutturata di esuberi nel settore elettrico e il risultato è oggettivamente straordinario, grazie a tutti gli strumenti e le iniziative messe in atto dall'azienda previste dall'accordo sindacale del 2 dicembre 2016. Quasi tutti i 181 lavoratori in esubero delle tre centrali di Vado Ligure, Civitavecchia, Napoli e negli uffici di Roma hanno usufruito degli strumenti di ricollocamento, prepensionamento e incentivazione messi in campo dall'azienda. Per i pochi lavoratori che sono ancora da collocare è stato predisposto un percorso biennale finalizzato alla rioccupazione, che viene reso possibile attraverso la ricerca attiva di opportunità anche all'interno del settore e le iniziative di reindustrializzazione in atto sulle aree di Vado Ligure, che vanno a beneficio non solo dei lavoratori della centrale ma di tutto il territorio.
In questo percorso 130 lavoratori sono stati ricollocati, oppure hanno usufruito degli incentivi all'uscita volontaria o hanno aderito al prepensionamento. L'azienda ha inoltre deciso di riassorbire 41 lavoratori che costituiscono il 20% del nuovo organico; per alcuni dei rimanenti sono già state formalizzate offerte di lavoro da aziende del territorio.
Il risultato ottenuto si deve all'impegno di tutte le parti coinvolte nel rendere efficace il piano di interventi predisposto dall'azienda, un piano che ha consentito di gestire una situazione di emergenza in modo efficace e coordinata contenendo il disagio sociale e ponendo le basi per nuove opportunità di sviluppo.