Elettricità

Per il viceministro Bellanova occorre approfondire con l’azienda su ammortizzatori e piano industriale. I sindacati: “Il settore ha dato agli azionisti lauti guadagni in passato”

“Un primo incontro proficuo, ora avanti con gli approfondimenti”: così la viceministro allo Sviluppo economico Teresa Bellanova al termine dell'incontro sulla vertenza Tirreno Power tenuto al ministero di via Veneto, cui hanno partecipato azienda, sindacati e Istituzioni locali, illustrando nel dettaglio il quadro della situazione.

Rispetto al piano industriale, ha spiegato Bellanova, “credo vada ulteriormente dettagliato da parte dell'azienda, poiché non si può limitare il discorso al tema delle aree. Bisogna inoltre portare avanti il confronto ai vari livelli istituzionali per capire quali siano le attività sostenibili e utili al rilancio del territorio e la salvaguardia dei livelli occupazionali”.

Sugli ammortizzatori, Bellanova ha sottolineato che “prima di ragionare su altri strumenti ragioniamo su quelli disponibili e previsti dalla legislazione ordinaria”. Infine, per quanto riguarda il tavolo di settore, esso “sarà riconvocato dopo l'acquisizione di ulteriori elementi”.

Più pessimisti i sindacati che parlano di “inconsistenza del progetto”. “Nessuno nega all’azienda - hanno rilevato in una nota - le difficoltà dovute al sequestro degli impianti a carbone ma va ricordato, tanto a Tirreno Power quanto agli Azionisti, Engie che ha dato disponibilità ad un incontro e Sorgenia che, al contrario, guarda distrattamente questa crisi, che il settore elettrico ha sostenuto negli anni scorsi, a tutti coloro che hanno investito, ritorni economici notevoli”.

Nelle prossime due settimane, quindi, saranno effettuati approfondimenti "tecnici", fra i Ministeri dello Sviluppo Economico e del Lavoro e istituzioni locali, per capire, all'interno delle nuove regole riguardanti gli Ammortizzatori Sociali, quali percorsi si possono intraprendere al fine di evitare i licenziamenti.
Nelle prossime settimane saranno proclamate ulteriori azioni di lotta in Tirreno Power che potrebbero coinvolgere, successivamente, anche il Personale di Sorgenia ed Engie e dell'intero settore