Edf crolla in Borsa a Parigi (-12%), pesa il nuovo taglio delle stime
Caleranno nel 2018 i consumi elettrici in Francia e verrà meno il ricorso al nucleare
Seduta da incubo in settimana per Edf che alla Borsa di Parigi cede il 12,1%. Le vendite sull'azione del colosso elettrico transalpino, che è controllato dallo Stato, sono affluite sin dalle prime contrattazioni a causa del taglio sul margine operativo lordo 2018: le stime sono state portate dai precedenti 15,2 miliardi alla forchetta 14,6-15,3 miliardi. Segno che le difficoltà incontrate quest'anno potrebbero ripetersi l'anno prossimo soprattutto - stando al comunicato di Edf, che in Italia controlla Edison - a causa del calo dei consumi di elettricità (per la sua controllata nella distribuzione, Enedis, si stima un calo dei volumi dello 0,3% nel prossimo anno) e di una minore produzione nucleare all'inizio del 2018. Ciò è considerato particolarmente grave a gennaio e febbraio, quando la richiesta di elettricità è molto alta. Va ricordato che attualmente un terzo dei 58 reattori nucleari di Edf sono in stato di fermo per manutenzione, anche se la maggior parte di essi dovrebbe in teoria ripartire a novembre.
Già a ottobre, Edf aveva lanciato un identico allarme sui conti 2017, abbassando la forchetta di mol a 13,4-14 miliardi dai precedenti 13,7-14,3 miliardi sempre a causa del fermo imprevisto di alcune centrali nucleari.