L’elettrodotto di Capri costerà 100 milioni di euro ed eliminerà tutti i black-out
Due i cavi che saranno realizzati, il secondo sarà di scorta al primo per garantire maggiore sicurezza, per un'opera che nel suo complesso dovrebbe essere ultimata entro il 2016
L'investimento di Terna nel nuovo elettrodotto sottomarino che collegherà Capri alla terraferma ammonta a 100 milioni di euro. Due i cavi che saranno realizzati: il secondo sarà di scorta al primo per garantire maggiore sicurezza, per un'opera che nel suo complesso dovrebbe essere ultimata entro il 2016 ma che entrerà in funzione già con la realizzazione del primo cavo, prevista per i primi mesi del 2015.
“Il costo dell'energia a Capri - ha ricordato l'ad di Terna, Flavio Cattaneo - è di 4/5 volte superiore alla media nazionale. Con questo intervento puntiamo al risparmio e risolviamo il problema dei black-out di cui ci siamo fatti carico nell'ambito di un investimento da 2 miliardi che abbiamo previsto in tutte le isole italiane nel pieno rispetto dell'ambiente”.
“Il collegamento elettrico tra Capri e Torre Annunziata - ha sottolineato il direttore generale del ministero dello Sviluppo economico, Sara Romano - risolve finalmente un problema di sicurezza per l'isola che esisteva da anni''.
Soddisfatto anche il sindaco di Capri, Ciro Lembo: “Oggi - ha detto - per noi si avvera un sogno. L'inizio dei lavori per il collegamento sottomarino con la rete elettrica di trasmissione nazionale finalmente risolverà il problema dell'approvvigionamento energetico dell'isola con l'immissione di una fonte pulita, meno costosa e adeguata alle necessità della popolazione e delle aziende locali. In questo modo - ha concluso - si garantirà lo sviluppo sociale ed economico dell'isola di Capri”.