Galletti: un errore se Cdp vendesse quote di Terna. Il cavo dal Montenegro
Il ministro dell’Ambiente ha detto che è una rete strategica per il Paese. L’ad di Terna Del Fante: “Il cavo con la Tunisia sarebbe un segnale politico importante dall'Europa a un paese che sta avendo un ruolo rilevante”
“Credo che sarebbe un errore se la Cassa Depositi e Prestiti decidesse di cedere quote di Terna, che è una rete strategica per il Paese”. Lo ha detto il ministro dell' Ambiente Gian Luca Galletti a margine del convegno di Terna sulle nuove sfide per l' ambiente.
Intanto si conferma la volontà della società delle reti elettriche di competere sui mercati internazionali. Interrogato l'ad di Terna su un possibile elettrodotto tra l’Italia e la Tunisia, Matteo Del Fante a margine di un convegno - che avveniva qualche ora prima dell’attentato al museo di Tunisi ndr - ha detto che “sarebbe una gran bella cosa”. Il cavo con la Tunisia “sarebbe un segnale politico importante dall'Europa a un paese che sta avendo un ruolo rilevante di cuscinetto”.
Cavo dal Montenegro - Sul cavo verso il Montenegro, al centro di numerose polemiche, Del Fante ha invece spiegato che “l'impianto va avanti secondo i tempi di autorizzazione concessi, quindi è in esecuzione su entrambi i paesi”.
Il collegamento Italia-Montenegro, il primo ponte elettrico con i Balcani, assicurerà al sistema elettrico italiano benefici nell'efficienza e nella sicurezza degli approvvigionamenti. In particolare permetterà agli operatori del mercato elettrico di importare energia a costi inferiori a quelli italiani. Nel 2010 è stato firmato l'accordo intergovernativo tra Italia e Montenegro. Il Paese presenta una buona rete di trasmissione collegata con i Paesi confinanti Albania, Bosnia Erzegovina, Serbia, Kosovo, Bulgaria e Romania.
“Nel futuro non si può mai dire. Ad esempio- ricorda Del Fante- sul cavo che collega la Grecia all'Italia, mai avremmo immaginato che oggi solo nelle 2 ore serali di picco lo usiamo per importare”.