La Gran Bretagna costruisce una centrale nucleare dopo 20 anni. È la prima in Europa dopo Fukushima
Annunciato accordo con Edf per il via libera all’impianto di Hinkley, nel Somerset. Il nuovo impianto avrà un costo di 16 miliardi di sterline e sarà operativo nel 2023. Previste anche partecipazioni di società cinesi
Il governo britannico ha annunciato il via libera alla costruzione della nuova centrale nucleare di Hinkley Point, nel Somerset. Il consorzio per la costruzione dell’impianto, al quale partecipano anche aziende cinesi, verrà guidato dal gigante francese Edf. La centrale, che sarà dotata di due reattori, avrà un costo stimato di 16 miliardi di sterline e sarà operativa nel 2023. Come riferiscono i media britannici, il
premier conservatore David Cameron ha salutato l'accordo con Edf come “un giorno molto importante per il Paese”, perché “è la prima volta che in 20 anni costruiamo una nuova centrale nucleare”.
Il segretario all’Energia Ed Davey ha sottolineato che in Gran Bretagna "per la prima volta una centrale nucleare non verrà costruita con i soldi dei contribuenti" e che il nuovo impianto consentirà un abbassamento dei costi dell’energia per i cittadini di oltre 75 sterline entro il 2030. I due nuovi reattori di Hinkley produrranno il 7% dell’energia elettrica necessaria al fabbisogno della Gran Bretagna, equivalente all’energia impiegata da 7 milioni di abitazioni.
Il governo britannico è stato impegnato per un anno nelle trattative con Edf per stabilire il prezzo di 92,50 sterline per megawattora che verrà corrisposto all’azienda francese per la produzione di energia. Si tratta, sottolineano i critici dell’accordo, di quasi il doppio dell’attuale prezzo all’ingrosso dell’energia in Gran Bretagna.
Il prezzo potrebbe scendere a 89,50 sterline per megawattora nel caso Edf realizzi anche il progetto di una nuova centrale a Sizewell, nel Suffolk, ammortizzando i costi. Secondo quanto annunciato dal governo, per la realizzazione dell’impianto di Hinkley verranno creati 25mila nuovi posti di lavoro, oltre a 900 nuovi posti di lavoro permanenti durante i 60 anni di prevista operatività della centrale.
Ma nell’affare entra, come detto, anche la Cina. A conclusione di una missione di cinque giorni nel paese, giovedì scorso il cancelliere dello Scacchiere George Oborne ha annunciato che Londra darà il disco verde all'acquisto da parte di società cinesi di partecipazioni, anche maggioritarie, in progetti nucleari nel Regno Unito: “Il governo autorizzerà partecipazioni cinesi, incluse eventuali partecipazioni maggioritarie, nell’ambito dello sviluppo della nuova generazione del parco nucleare britannico”, ha detto Osborne.