Greenpeace fa irruzione nella centrale nucleare di Fessenheim
Irruzione spettacolare di una cinquantina di militanti di Greenpeace nel sito nucleare di Fessenheim - la centrale più vecchia di Francia, situata all'estremo est del Paese, vicino alle frontiere tedesca e svizzera - per denunciare la mancanza di sicurezza
“Stop al rischio nucleare in Europa”: è questo lo slogan della spettacolare irruzione di una cinquantina di militanti di Greenpeace nel sito nucleare di Fessenheim, la centrale più vecchia di Francia, situata all'estremo est del Paese, vicino alle frontiere tedesca e svizzera, per denunciare la mancanza di sicurezza dell’impianto.
Gli attivisti sono stati subito fermati da 200 gendarmi accorsi sul posto - c’era anche un elicottero che sorvolava la zona - per i quali si è trattato di una manifestazione “esclusivamente mediatica”. “In nessun momento - aggiungono le autorità - c'è stata minaccia all'integrità della centrale”. Intanto il governo francese, lo stesso giorno, ha annunciato che la sicurezza nelle centrali sarà rafforzata.
“Il governo sta lavorando a misure supplementari per la protezione dei siti nucleari”, fa sapere in una nota il ministero dell'Ecologia, ricordando che Fessenheim smetterà di funzionare nel 2016, come già annunciato in precedenza dal presidente Francois Hollande.
I militanti di Greenpeace sono arrivati nei pressi della centrale con un furgone, intorno alle 6 del mattino, e hanno scavalcato le griglie di protezione con l'aiuto di scale, riuscendo a fissare sulla cupola di uno dei due reattori uno striscione con la scritta “Stop Risking Europe”.
Secondo il portavoce del ministero dell'Interno, Pierre-Henry Brandet, in tutto 56 persone hanno partecipato al blitz ecologista, tra le quali “circa 50 sono riusciti a entrare nella zona protetta”. Inoltre, “19 militanti sono stati fermati subito dalle forze dell'ordine” mentre altri 15 lo sono stati in seguito dopo essere stati recuperati dal tetto del reattore. Edf, azienda che gestisce il sito, ha assicurato che l'azione “non ha avuto conseguenze sulla sicurezza delle istallazioni che funzionano normalmente”.
In un messaggio, il portavoce di Greenpeace, Cyrile Cormier, ha lanciato un appello ai gestori del sito e alle autorità perché facciano cessare “la minaccia posta dalle centrali nucleari che stanno invecchiando in Europa”. E ha aggiunto: “Fessenheim è un simbolo. Al di là della sicurezza di questa centrale vogliamo allertare sui rischi di tutte le centrali d'Europa”.