Paura per incidente alla centrale nucleare di Fessenheim, è la più vecchia in Francia
L' allarme è durato pochi minuti, ma il ferimento di due operai e la fuoruscita di vapore hanno già scatenato polemiche e proteste. Controlli dell’aria anche in Lombardia
È stato soltanto un incidente provocato da una reazione chimica, la sicurezza nucleare non è mai stata in discussione, eppure il solo nome di Fessenheim, la centrale più vetusta di Francia, basta per far tremare tutta Europa. L' allarme è durato pochi minuti, ma il ferimento di due operai e la fuoruscita di vapore hanno scatenato polemiche e proteste.
L'allerta sull'impianto che Francois Hollande, in campagna elettorale, ha promesso di chiudere entro il 2017, è scattato in settimana per una violenta fuoriuscita di vapore che ha ferito alle mani due operai che stavano effettuando una procedura di manutenzione. Dopo aver iniettato del perossido di idrogeno (acqua ossigenata) in un serbatoio, i due sono stati raggiunti dal getto di vapore che li ha feriti nonostante indossassero i guanti. Edf, il gigante dell'energia che gestisce le 19 centrali di Francia con i loro 58 reattori, ha assicurato che non c'è stato incendio - come sembrava in un primo momento - e il ministero dell'Ecologia ha aggiunto che da un punto di vista della sicurezza nucleare l'incidente è stato irrilevante. Un portavoce del ministero ha precisato poi che l'incidente è avvenuto in un edificio dell'impianto diverso da quello che ospita il reattore. Il sospetto di incendio, con l'arrivo di una cinquantina di pompieri, è stato dovuto all'allarme automaticamente scattato per il getto di vapore.
La centrale di Fessenheim, che sorge in Alsazia proprio vicino ai confini con la Germania e la Svizzera, a 250 chilometri dall'Italia, è nel mirino dei Verdi e desta preoccupazione in buona parte dei francesi. L'anno scorso l'Authority per la sicurezza nucleare ha dichiarato che uno dei due reattori è in grado di reggere per altri 10 anni, dopo con opportuni lavori di consolidamento, e Edf ha confermato l'investimento di 20 milioni entro un anno.
L’attuale presidente, in campagna elettorale, aveva annunciato di voler ridurre dal 75% al 50% la quota di nucleare nella produzione elettrica francese, chiudendo tuttavia solo Fessenheim. Un progetto che stride con le dichiarazioni più recenti di alcuni
suoi ministri, primo tra tutti quello del Rilancio produttivo, Arnaud Montebourg, secondo i quali il settore del nucleare ha futuro in Francia.
E dopo l’incidente anche in Italia sono scattati i controlli dell’Arpa nelle regioni più vicine all’accaduto. Tra queste Arpa Lombardia, che dispone di un Centro associato alla rete di Emergenza dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica e gestisce, tra l'altro, un sistema di monitoraggio dedicato a questo tipo di eventi costantemente attivo.