Elettricità

La fattura mensile per queste forniture si attesta a 300 milioni di grivne (dodici milioni di euro) e “finora non è stata pagata”

La Russia ha interrotto le forniture di elettricità nei territori controllati dai separatisti filorussi nell'Est dell'Ucraina, a causa di fatture non pagate. Lo hanno annunciato le autorità di Kiev.  “Quattro linee di elettricità in direzione del territorio che sfugge al nostro controllo sono state interrotte”, ha dichiarato il ministro dell'Energia ucraino Volodymyr Demchyshyn. Secondo lui, la fattura mensile per queste forniture si attesta a 300 milioni di grivne (dodici milioni di euro) e “finora non è stata pagata”.
La Russia non ha tuttavia confermato questa notizia, che potrebbe testimoniare un passo indietro del Cremlino sulla cosiddetta “Novorossia”, il progetto per riunire le regioni dell'Est e del Sud dell'Ucraina che i separatisti vorrebbero vedere riunite e per cui le regioni ribelli di Donetsk e Lugansk dovrebbero agire da “locomotiva”. L'annuncio arriva nel momento in cui si ritrova a Minsk il gruppo di contatto per l'Ucraina - composto da rappresentanti di Kiev, Mosca e dell'Osce ed emissari dei separatisti filorussi - per un nuovo ciclo di negoziati al fine di far avanzare una soluzione politica nell'Est, dove il conflitto ha provocato più di 6.500 morti dall'aprile 2014.