Non solo energivori, 1 miliardo per tagliare la bolletta anche a PMI e famiglie
Via libera della Camera. Un emendamento PD estende i benefici anche alle piccole utenze. A favore Confartigianato, contrario il Coordinamento Free
Un emendamento PD (primo firmatario Gianluca Benamati), approvato dalla Camera dei Deputati a larga maggioranza (291 sì e 56 no), consentirà la destinazione di almeno la metà dei risparmi derivanti dall'esaurimento degli incentivi alle rinnovabili (calcolata in un miliardo) a una riduzione della stessa A3 di chi, con la bolletta, finanzierà gli sgravi agli energivori, estendendola, rispetto alla prima versione, anche alle piccole e medie imprese e ai consumatori domestici. Ora il provvedimento passa al Senato per l’approvazione definitiva.
Le agevolazioni agli energivori sono definite in modo progressivo per classi di intensità elettrica calcolata sul fatturato dell’impresa, applicando parametri di riferimento per l’efficienza del consumo di energia elettrica a livello settoriale o, dove non possibile, utilizzando la media aritmetica del consumo dell’impresa calcolata sugli ultimi tre anni, e tenendo eventualmente conto dell’intensità degli scambi a livello internazionale.
Le imprese energivore sono identificate non solo sul consumo assoluto dei vettori energetici, ma anche in base all’incidenza del costo dell’energia sul proprio volume complessivo d’affari.
Le reazioni - “Invece di riformare un meccanismo tariffario, che da troppo tempo penalizza le piccole e medie imprese, favorendo le grandi imprese, si risolvono in piccola parte i loro problemi con una regalia a danno della possibilità, finora ribadita da tutte le istituzioni interessate e dalla stessa proposta di Strategia Energetica Nazionale, di riutilizzare le risorse liberate per la promozione di quelle rinnovabili che non hanno ancora raggiunto la competitività. Si punisce chi vuole contrastare il cambiamento climatico a favore di chi, come gli energivori, più di altri contribuiscono a provocarlo". Lo scrive in una nota il presidente del Coordinamento Free, Fonti rinnovabili ed efficienza energetica, GB Zorzoli.
“Un segnale di attenzione alla necessità di ridurre il costo dell’energia elettrica pagata dagli artigiani e dalle piccole imprese” dice invece Eugenio Massetti, delegato di Confartigianato all’Energia. “L’emendamento va nella direzione giusta – sottolinea Massetti – , ma rimane forte la nostra preoccupazione per l’assurda disparità di trattamento che anche nel 2016 ha visto le piccole imprese pagare 5 miliardi e mezzo di oneri generali di sistema, mentre le grandi aziende energivore hanno contribuito soltanto per 1,2 miliardi. Per eliminare questa sperequazione, Confartigianato continua a sollecitare, come anche l’Europa ci chiede, la riforma degli oneri generali del sistema elettrico, pari a 16 miliardi lo scorso anno, che oggi gravano soprattutto sulle piccole imprese e sulle famiglie”.