Nucleare, l’Iran raggiunge l’accordo globale, entrerà in vigore il 20 gennaio
Teheran ha accettato di non arricchire l'uranio oltre la soglia del 5%, nei prossimi sei mesi, e si è impegnata a neutralizzare il suo intero stock di uranio arricchito al 20%
L'Iran ha raggiunto un'intesa con i Paesi più potenti per sospendere per sei mesi le parti giudicate più pericolose del suo programma nucleare, in cambio dell'alleggerimento delle sanzioni. L'intesa entrerà in vigore il 20 gennaio e fino al 20 luglio ci sarà tempo per mettere a punto l’accordo definitivo.
Questi i punti principali già sottoscritti: l'Iran ha accettato di non arricchire l'uranio oltre la soglia del 5% nei prossimi sei mesi e si è impegnata a neutralizzare il suo intero stock di uranio arricchito al 20% (vicino al grado di raffinazione utile per realizzare una bomba atomica). Metà sarà diluito al 5% e metà sarà ossidato per produrre barre di combustibile utili solo per un vecchio reattore installato a Teheran per produrre isotopi nucleari a scopi medici. L'Iran consentirà agli ispettori dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (Aiea) di accedere ai due impianti dell'arricchimento di Fordow e Natanz e consegnerà i progetti del reattore di Arak.
I cosiddetti "5+1" (Usa, Russia, Cina, Francia, Gran Bretagna e la Germania) e l'Iran costituiranno una “commissione congiunta” per collaborare con l'Aiea all'attività di monitoraggio e controllo del rispetto dei Patti.