A Roma nulla di fatto per il futuro della centrale Tirreno Power di Vado Ligure
L'azienda si è detta disposta a proseguire la propria attività ma soltanto se l'esito dei ricorsi sull'Aia al Tar sarà favorevole
Un nuovo nulla di fatto a Palazzo Chigi a Roma per la centrale Tirreno Power di Quiliano – Vado. L'azienda con l'esecutivo, che pure ha insistito sulla salvaguardia della produzione e dei posti di lavoro, si è detta disposta a proseguire la propria attività ma soltanto a tre condizioni: se l'esito dei ricorsi sull'Aia al Tar sarà favorevole, se verranno dissequestrati gli impianti di Quiliano – Vado, fermi ormai da un anno e se si sbloccherà la pratica per la realizzazione della copertura del carbonile.
Tra i problemi discussi c'è anche la situazione dello scarico del carbone visto che in prospettiva della realizzazione della piattaforma Maersk, l'attuale nastro trasportatore sarà smantellato. Intanto azienda e sindacati si incontreranno nuovamente martedì prossimo per fare il punto sui contratti di solidarietà, mentre a Roma il prossimo incontro è previsto per fine settembre.