La Slovacchia chiede a Enel 492 milioni euro di risarcimento
La richiesta segue la decisione dell’azienda italiana di rescindere il contratto di utilizzo della centrale idroelettrica di Slovenske Elektrarne
Il governo della Slovacchia chiede 492 milioni di euro di risarcimento all'italiana Enel, che controlla il primo produttore d'elettricità locale Slovenske Elektrarne (SE), nell'ambito della recente rescissione di un contratto di utilizzo di una centrale idroelettrica sul Danubio. Lo ha annunciato il primo ministro Robert Fico.
Nell’aprile 2006 Enel aveva acquistato per 839 milioni di euro il 66 % della Slovenske Elektrarne, mentre Bratislava aveva mantenuto il restante 34 %. La SE gestiva, tra le altre, la centrale idroelettrica di Gabcikovo, sul Danubio, nel sud del paese.
Stop a Gabcikovo - A marzo il governo slovacco ha rescisso il contratto di sfruttamento di Gabcikovo, contestando a Enel di aver rallentato i lavori di rifacimento della centrale, la cui durata di vita di 20 anni è già trascorsa. Secondo Fico, Enel rifiuta anche di comunicare al governo informazioni che permettano di verificare che la distribuzione dei profitti sia fatta in maniera equa.