Surprais! L’elettricità in Sicilia costa ancora di più che nel resto d’Italia
Confrontando il prezzo dell’elettricità siciliana con quelle del Centro-Sud, la prima resta più cara di 4-5 €/MWh
L’entrata in funzione del nuovo elettrodotto Sorgente-Rizziconi non ha portato l’auspicata diminuzione del prezzo dell’energia elettrica in Sicilia, almeno negli ultimi mesi. L’idea per la quale la realizzazione dell’infrastruttura tra Calabria e Sicilia che doveva portare fino a 1 GW di energia, facendo così calare il prezzo sull’isola, si è scontrata con la realtà dei fatti: l’elettricità siciliana continua a costare di più di quella italiana e anche di quella delle regioni del Centro-Sud.
Il dato di base - secondo un’analisi di Qualenergia - può essere quello del 2013, quando il nuovo elettrodotto non esisteva ancora: in quell’anno il costo del MWh siciliano ruotava intorno ai 90 euro, contro i 63 del PUN nazionale, con unn gap di circa 30 €/MWh (ma con punte di oltre 40 €/MWh d’estate).
Se si fa partire il confronto da ottobre 2016 - mese in cui il collegamento è diventato pienamente attivo - il prezzo siciliano è effettivamente sceso sotto al PUN, ma solo perché il costo dell’elettricità nei settori Nord e Centro-Nord, quelli con i consumi più alti, è schizzato in alto, a causa della riduzione delle importazioni dalla Francia, per i noti problemi dati dai controlli sulle centrali nucleari.
Se si confronta invece il prezzo dell’elettricità siciliana dei mesi scorsi con quelle del Centro-Sud, la prima resta più cara di 4-5 €/MWh a ottobre e novembre, mentre a dicembre le due aree hanno finalmente spuntato lo stesso prezzo.
Cambia tutto nei primi mesi del 2017, con i prezzi siciliani che sono tornati a divergere da quelli del Centro-Sud, da 5 €/MWh in più a gennaio, fino a 7 in più a marzo (mese in cui anche il Centro-Nord, ritorna sotto al prezzo siciliano, che così risulta di nuovo superiore al PUN). Per tutto aprile, poi, la Sicilia si distingue per avere un picco del costo dell’elettricità fra 80 e 92 €/MWh, certe volte anche 30-40 euro in più di quello del resto d’Italia.