12 associazioni del gas scrivono al parlamento UE per chiedere l’approvazione del target al 2030
L’intensità delle emissioni GHG derivanti dal consumo di gas in Europa dovrebbe diminuire almeno del 20% rispetto ai livelli del 2018
Per ridurre le emissioni climalteranti (ghg) derivanti dall’utilizzo di diversi tipi di gas, l’Unione europea dovrebbe fissare obiettivi vincolanti al 2030 e allo stesso tempo promuovere lo sviluppo di gas decarbonizzati e rinnovabili. È l’appello che 12 associazioni europee del settore gas hanno congiuntamente indirizzato, attraverso una lettera aperta, al Parlamento europeo e ai maggiori decisori pubblici Ue.
Tra i firmatari anche Gd4s, l’organismo che riunisce i principali distributori continentali del gas, presieduta da Paolo Gallo. Un target europeo al 2030 - il taglio delle emissioni del 55% rispetto ai livelli del 1990 - è stato già fissato nella legge climatica europea, che ora deve essere approvata in via definitiva dal Parlamento europeo, dopo l'intesa raggiunta in fase di negoziato. "La fissazione di questi target specifici al 2030 si tradurrebbe in un chiaro segnale per gli investitori e segnerebbe il percorso da seguire per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione Ue. Riteniamo che sia necessario agire immediatamente in questa direzione", ha dichiarato il segretario generale di Eurogas, James Watson.
Impulso a gas rinnovabili
Se i target proposti dagli operatori verranno adottati, l’intensità delle emissioni GHG derivanti dal consumo di gas in Europa - sostengono le associazioni europee del settore - diminuirà almeno del 20%, rispetto ai livelli del 2018. Un risultato raggiungibile anche con il progressivo incremento della quota di gas rinnovabili e a bassa intensità di carbonio. Un contesto che - evidenziano ancora le associazioni - farebbe aumentare la domanda di gas rinnovabili almeno dell11%, dando ulteriore impulso alla loro produzione.