In Alaska si cerca anche petrolio non convenzionale nelle rocce
La US Geological Survey (Usgs) ha pubblicato la sua prima valutazione delle risorse di shale gas nella regione del North Slope, stimando che si possono recuperare fino a 2 miliardi i barili di petrolio e fino a 80 miliardi di metri cubi di gas
E dopo il gas adesso arriva anche il petrolio non convenzionale. L’idea arriva dall’Alaska che, visto il calo di produzione del giacimento di petrolio Prudhoe Bay, sta esplorando la possibilità di estrarre l'olio dalla roccia, nel versante settentrionale dello Stato. Per questo l’amministrazione locale ha affittato più di mezzo milione di ettari della sua terra a una società di esplorazione; anche alcuni ambientalisti ritengono che lo sviluppo dello scisto bituminoso potrebbe essere il modo migliore per aumentare la produzione con danni relativamente modesti per l'ambiente.
Una tecnica recentemente perfezionata, infatti, rende possibile estrarre gas dalle rocce scistose. Gli scisti bituminosi sono sedimenti di colore nero estremamente ricchi di bitume, derivante dall'alto contenuto in sostanze organiche, dai quali è possibile ottenere il petrolio.
La chiave per svelare gli scisti bituminosi dell'Alaska combina la perforazione orizzontale e la fratturazione idraulica, un metodo molto controverso di iniezione di una miscela di acqua, sabbia e sostanze chimiche ad alta pressione per acquisire olio e gas.
La US Geological Survey (Usgs) ha pubblicato la sua prima valutazione delle risorse delle rocce di scisto nella regione del North Slope e ha stimato che si possono recuperare da fino a 2 miliardi i barili di petrolio fino a 80 miliardi di metri cubi di gas.