La battaglia sulla Sen. Sarà fatta dalla multinazionale della consulenza?
I Cinquestelle protestano per l’ipotesi che alla Strategia energetica collabori la Boston Consulting. L’Assogas vuole negoziare
Nelle scorse settimane il ministro dello Sviluppo Economico aveva anticipato il fatto che si sta lavorando sulla prossima Sen, cioè Strategia energetica nazionale, dopo quella messa a punto nel 2012 (Governo Monti) dai ministri Corrado Passera (Sviluppo Economico) e Corrado Clini (Ambiente).
Ora molte parti si affollano attorno a questo progetto di elaborazione.
L’Assogas chiede di essere coinvolta nel processo di messa a punto del documento. Pippo Civati protesta perché nel processo di elaborazione non sono stati coinvolti gli enti pubblici di analisi e ricerca del settore come Enea, Rse, e Gse. Il Movimento Cinquestelle osserva che il lavoro strategico è stato affidato a una multinazionale della consulenza, la Boston Consulting.
Assogas - "È evidente come sia indispensabile garantire la massima trasparenza e la più ampia partecipazione" al processo in atto di revisione della strategia energetica nazionale (Sen) "per superare logiche legate alla difesa di interessi particolari e per ragionare su ciò che davvero serve al settore energetico italiano e su quale sia il modo migliore per ottenerlo". È quanto si legge in una nota di Assogas, che spiega di aver "accolto con favore e grande interesse l'avvio da parte del Mise di una fase di aggiornamento della Sen". Nell'ottica della trasparenza e della partecipazione, Assogas si augura che "siano presto rese note le modalità e le tempistiche del processo di aggiornamento, così che tutti gli stakeholders del settore possano portare il proprio contributo".
Pippo Civati - "Come annunciato nei giorni scorsi, abbiamo presentato un'interrogazione urgente al ministro Calenda sul caso dell'assegnazione dell'incarico alla Boston consulting group per realizzare la Strategia energetica nazionale". Lo dichiara in una nota il deputato di Possibile Pippo Civati. Come anticipato dalla stampa, Civati ricorda che "la Boston consulting group (Bcg) è un network mondiale che opera nella consulenza in vari campi tra i quali energia e conta tra i suoi clienti società come l'Eni. La consulenza dovrebbe ricadere sulle casse di Terna e Snam. Se la notizia fosse confermata, non si capirebbe perché il ministero abbia deciso di non avvalersi delle competenze di enti pubblici quali l'Enea, il Gse, Rse o dello studio del tavolo sulla decarbonizzazione che ha lavorato presso la Presidenza del Consiglio negli ultimi mesi per l’aggiornamento della Sen. A ciò si aggiunge il profilarsi di un vistoso conflitto di interessi che riguarderebbe il capo della segreteria tecnica del ministro, proveniente proprio dalla Bcg".
Movimento Cinquestelle - "La chiamano Strategia energetica nazionale (Sen). Ma l'unico aspetto strategico è studiato apposta per arricchire i soliti, con un ingrediente in più: il coinvolgimento di una società di consulenza privata che, come nel più classico dei conflitti di interesse, viene pagata da chi dovrebbe subire le decisioni assunte". Così un post sul blog di Beppe Grillo e firmato Movimento Cinquestelle torna sulla notizia secondo la quale Boston consulting sarebbe stato coinvolto dal ministero dello Sviluppo economico nella stesura. “Un pasticcio tutto italiano, anche nelle conseguenze: perché a pagare saranno, come sempre, i cittadini, con un'ulteriore stangata nelle bollette elettriche".