Energia

La produzione è salita a 8,9 milioni di barili al giorno. Lo riporta il Wall Street Journal

È boom per la produzione petrolifera americana: nel 2012 gli Stati Uniti hanno sperimentato il maggior aumento al mondo e il maggiore della loro storia. La produzione è salita del 14% a 8,9 milioni di barili al giorno. Lo riporta il Wall Street Journal che fotografa l'andamento della produzione globale per l'industria del petrolio. 
Il boom della produzione negli Stati Uniti e in Canada è in contrasto con quanto accade in  Paesi tradizionalmente produttori come Nigeria, Brasile e Venezuela, che hanno invece subito un calo della produzione.
Libia e Iraq hanno incrementato il numero di barili estratti, mentre l'Arabia Saudita consolida nel 2012 il proprio primato di maggior produttore, con 11,5 milioni di barili al giorno.
La produzione extra in Nord America ha consentito a Stati Uniti e Europa - afferma il quotidiano finanziario - di imporre sanzioni più dure sulle esportazioni di petrolio iraniano.
L'Iran ha registrato un calo della produzione del 16% a 3,7 milioni di barili al giorno.  
La migliorata efficienza energetica e la debole economia dell'Europa hanno consentito invece un contenimento della domanda: i consumi energetici sono aumentati nel 2012 dell'1,8%, sotto la media del 2,6% degli ultimi 10 anni.