Carbone. La Norvegia mette altre 15 società nella lista nera
Il fondo sovrano norvegese (che però è fortissimo negli investimenti nel petrolio) ha già stoppato investimenti in altre 52 aziende carbonifere tra cui cinque gruppi Usa, tre giapponesi e due cinesi
Quindici multinazionali impegnate nell'estrazione del carbone sono state aggiunte ad altre 52 già sulla "lista nera" della Norges Bank, l'istituto centrale di Oslo che gestisce il fondo sovrano della Norvegia, fondo che al tempo stesso investe intensamente nel petrolio di cui è ricchissima la Norvegia.
Il divieto di investire nel carbone colpisce tra gli altri cinque gruppi americani, tre giapponesi e due cinesi. Nella "lista nera" comparivano già colossi come China Coal Energy, Aes e Peabody Energy, il maggior produttore di carbone degli Stati Uniti.
Il fondo norvegese è uno dei più ricchi al mondo, con risorse stimate per circa 869 miliardi di dollari.
Il divieto di investimento colpisce società in varia misura legate ad attività nocive; si tratti di salute, come per le multinazionali del tabacco, o di ambiente, come nel caso dei colossi del carbone.