Dassù: “L’Italia vuole aprire il corridoio sud del gas attraverso il Tap”
Il viceministro degli Esteri lo ha ribadito in un incontro a Dubrovnik tra i ministri degli Esteri di Albania, Bosnia Erzegovina, Croazia, Grecia e Montenegro
L'Italia è interessata ad aprire il Corridoio Sud del Gas attraverso il progetto Tap (Trans Adriatic Pipeline), per “rafforzare la sicurezza energetica nazionale ed europea”. Lo ha ribadito il viceministro degli Esteri Marta Dassù in un incontro a Dubrovnik tra i ministri degli Esteri di Albania, Bosnia Erzegovina, Croazia, Grecia e Montenegro su Tap e Ionian Adriatic Pipeline (Iap).
La Tap - ha spiegato la Dassù in una nota - rappresenta un “contributo alla diversificazione degli approvvigionamenti energetici per l'Europa sudorientale e balcanica e, in quest’ottica, l'Italia si propone come hub energetico per l'intera regione”. È stato inoltre evidenziato come il progetto sia un “motore fondamentale” per lo sviluppo delle
infrastrutture energetiche nei Balcani e per il rilancio del mercato nei paesi interessati. L'incontro di Dubrovnik “conferma l'impegno italiano a definire una strategia per la sicurezza energetica basata sulla diversificazione delle fonti di approvvigionamento”.
A margine della riunione, il viceministro italiano ha avuto un colloquio con la collega croata Vesna Pusic, nel corso del quale ha confermato la partecipazione del presidente Giorgio Napolitano e del ministro Emma Bonino alle celebrazioni per l'ingresso della Croazia nell'Unione Europea (previste a Zagabria per il prossimo 30 giugno) e ha ricordato come l'Italia sia stato il primo paese fondatore dell'UE a ratificare il Trattato per l'Adesione della Croazia all'Unione Europea.