Eni al bivio. Quotazione in Borsa o cessione di una quota in Eni Gas e Luce e Renewables?
Le opzioni in esame comprendono la quotazione in borsa tramite un'offerta pubblica iniziale (IPO), oppure la cessione o lo scambio di una quota di minoranza
Il Consiglio di Amministrazione di Eni ha approvato l'avvio di un progetto strategico per definire e valutare il piano industriale e finanziario del nuovo veicolo societario che nascerà dall’unione delle attività di retail e di energia rinnovabile.
Le due opzioni
Lo studio prevede anche la valutazione di molteplici opzioni per la miglior valorizzazione di questa società nel corso del 2022, subordinatamente alle condizioni di mercato. Le opzioni in esame comprendono la quotazione in borsa tramite un'offerta pubblica iniziale (IPO), oppure la cessione o lo scambio di una quota di minoranza. Ad oggi, Eni conta circa 10 milioni di clienti, che considera un’importante fonte di valore per l'azienda.
Capacità da oltre 5 GW
La fusione delle attività retail e rinnovabili, il cui piano di sviluppo prevede un aumento significativo della capacità installata, massimizzerà la creazione di valore ampliando l’offerta di servizi, infrastrutture ed energia verde direttamente all’ampia clientela retail. La nuova società avrà l’obiettivo di sviluppare entro il 2025 una capacità di generazione elettrica da fonte rinnovabile superiore a 5 GW. Tale capacità sarà offerta alla crescente base clienti di oltre 11 milioni entro quella data, con un EBITDA complessivo previsto in crescita, dai 600 milioni di euro del 2021 a oltre 1 miliardo di euro nel 2025. Il progetto, che vede già coinvolto un team Eni, supportato da advisor strategici e finanziari, fa parte del più ampio impegno della Società per creare valore attraverso la transizione energetica e contribuirà al raggiungimento dei target di riduzione delle emissioni scope 3, una parte fondamentale della strategia che porterà Eni alla neutralità carbonica entro il 2050.