La fine di un’era – Per l’auto è giunto il picco: caleranno quelle a benzina, si salveranno quelle a gasolio
Le vetture alimentate con la “verde” scenderanno di quasi due milioni di unità in sette anni, mentre le diesel guadagneranno tre punti percentuali in dieci anni. Le auto ecologiche si consolideranno senza incentivi. Lo prevede l’Up
Il parco auto circolante in Italia ha raggiunto il suo picco e tenderà gradualmente a ridimensionarsi: i veicoli a benzina saranno sempre meno presenti sulle strade. Scenderanno dai 17,3 milioni di unità del 2012 ai circa 15,6 del 2020, mentre si prevede una crescita del parco a gasolio, che dal 40,9% del 2012 arriverà al 43,8% nel 2025 (con 14,6 milioni di pezzi). Sono alcune delle ipotesi in materia automobilistica avanzate dall'Unione petrolifera nelle Previsioni di domanda energetica e petrolifera italiana 2013-2025.
“La consistenza del parco autovetture globale (effettivamente circolante) - si legge nello studio - è prevista scendere marginalmente dai 33,6 milioni di unità del 2012 ai 33,3 milioni nel 2025”. Secondo la tabella fornita dall'Up, il picco sarebbe stato toccato proprio nel 2012, con 33,55 milioni di autovetture: la discesa si realizzerà a partire da quest'anno, con 33,53 milioni, che nel 2014 diventeranno 33,51 e infine 33,50 milioni negli anni seguenti.
L’Up prevede anche un consolidamento del Gpl e del metano, pur in assenza di incentivi: quanto all'auto elettrica, stenterà ancora nel breve termine, ma si diffonderà maggiormente nel medio-lungo, “spinta da molteplici iniziative a livello locale nonché dal miglioramento del quadro economico”. Si rafforzerà infine la vettura ibrida: dai circa 35mila pezzi del 2012 arriverà a 490 mila nel 2025.